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Non solo Picasso. Ecco i prezzi degli emergenti nelle vendite di New York

Giuseppe Croce

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Dopo i tanti record frantumati dalla vendita delle vendite «Looking Forward To The Past» dell’11 sera, che passerà alla storia per aver segnato il destino di vari maggiori capolavori dell’arte impressionista, moderna e contemporanea, Christie’s ha collocato alcune opere degli artisti più emergenti nella sessione diurna della vendita di arte contemporanea, tenutasi il 12 maggio. Tra i nomi ormai più affermati gli statunitensi Sterling Ruby, con «SP22, 2008», stimata 600-800mila euro e venduta a 770mila, Nate Lowman, con «Green Escalade», stimato 250-450mila euro e venduto alla stima massima e Rebecca Howe Quaytman, con due opere della serie «Cherchez Holopherne. Chapter 21», 2011, stimate 50-70mila euro e 60-90mila euro e vendute, rispettivamente, a 70 e 200mila euro. Quindi l’israeliano Seth Price: a dispetto del proprio titolo il suo «Cheap Wall», 2006, ha quadruplicato la stima più alta fissata dalla casa d’aste (70-100mila euro), realizzandone ben 400mila. Il vietnamita Danh Vô era presente con «Untitled», 2008, venduto a 60mila euro (entro le stime di 50-70mila); il canadese Brent Wadden con «Alignment #9», 2013, stimata 35-50mila euro e venduta a 45mila euro; il colombiano Oscar Murillo con l’iconica «Champagne», 2012, venduta a 220mila euro (stime 100-130mila) e il brasiliano Christian Rosa, con «TBT, 2014», stimata 15-25mila euro e venduta a 42mila. Il ghanese-nigeriano El Anatsui, fresco di Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia, era presente con «Plot a Plan I», opera del 2007: proposta a 600-800mila euro è stata venduta a 970mila euro. È rimasta sotto la soglia della stima minima, fermandosi a 33mila euro, «Gate PG & EC», 2013, opera del francese Cyprien Gaillard (stime 35-50mila euro) e a 35mila euro, nella stima, «Untitled (Bench)», 2011, della svedese Klara Lidén. Nella sessione serale della vendita del 12 maggio di arte contemporanea Sotheby’s ha proposto «Alphabet (L)», 2011, di Danh Vô, stimata 130-220mila euro e passata di mano per 625mila euro, prezzo record per l’artista vietnamita e senz’altro in linea con la prestigiosa collocazione di catalogo. Altre due opere di Vô sono state proposte dalla casa d’aste nella sessione diurna della vendita: «Untitled (Coca-Cola)», 2011, stimata 270-360mila euro, ha realizzato 415mila euro, mentre «We The People (Element M -10)», realizzata tra il 2011 e il 2013 e stimata 180-270mila è andata invenduta. E a proposito di invenduti fanno senz’altro notizia «Untitled (Fold)», 2010, trompe l’œil della tedesca Tauba Auerbach, stima 1,3-1,8 milioni di euro e «Untitled», 2010, dell’americano Jacob Kassay, stimata 70-100mila euro. Tanti altri i nomi del momento proposti nel catalogo minore, tra questi David Ostrowski, con «F (A Thing Is A Thing In A Whole Which It’s Not)», 2013, offerta a 45-60mila euro e venduta a 83mila euro, Oscar Murillo, con «Untitled», 2012, stimata 230-320mila euro e venduta a 286mila, Christian Rosa, con «Untitled», 2014, stimata 30-40mila euro e passata di mano alla stima massima e gli americani Sterling Ruby, con «BC (5288)», 2014, stimata 140-180mila euro e venduta a 240mila euro, Jonas Wood, con «Grandfather Clock», 2007, stimata 30-40mila euro e venduta a 145mila, Tony Lewis, con «LLLLLLLL», 2012, passata di mano per 42mila euro, a fronte di stime di 20-30mila, e R.H. Quaytman, con «Exhibition Guide, Chapter 15 (Ica Archive 4, Art for U.S. Embassies)», 2009, stimata 70-110mila euro e venduta a 90mila euro. Bene poi il belga Harold Ancart, con «Untitled», 2013, stimata 30-40mila euro e venduta a 83mila euro, il tedesco Chris Succo, con «All The Best Stories Are True [BKNP]», 2014, stimata 10-16mila euro e venduta a 42mila euro e i debuttanti Zachary Armstrong e Grear Patterson, entrambi americani, rispettivamente con «Untitled», 2014, stimata 9-13mila euro e acquistata per 18mila euro e «Pants On Fire», 2014, proposta a 20-30mila euro e venduta a 35mila euro. Quindi il britannico Hugh Scott-Douglas, con «Untitled», 2011, stimata 25-35mila euro e venduta al di sotto della stima minima, a 22mila euro e l’americano Michael Manning, con «Untitled (Sheryl Crow Pandora Painting )», 2014, stimata 9-13mila euro e aggiudicata alla stima massima. Tra i lotti proposti nel catalogo principale dell’asta serale di Phillips, il 14 maggio, sono stati venduti a 236mila euro «Vintage Bomber», 2008, di Seth Price, (stima 170-260mila euro) e a 584mila euro «SP196», 2012, di Sterling Ruby (stima 450-600mila euro); non hanno invece trovato un compratore «We the People (detail)», 2011, di Danh Vô, stimata 200-300mila euro e «Crease I», 2009, fold painting di Tauba Auerbach, stimata 900mila-1.350.000 euro. Netta prevalenza di artisti statunitensi tra le proposte della vendita diurna di Phillips: «Untitled», 2009, di Jacob Kassay, offerta a 90-130mila euro, ha realizzato 103mila euro, «Exhibition Guide, Chapter 15 [Jagged Edge Painting In Model]», 2009, di R.H. Quaytman, stimata 70-100mila euro, ne ha ricavati 125mila, «Love me when I deserve it least, as that is when I’ll need it most», 2012, di Lucien Smith, stimata 45-60mila euro, ha trovato un compratore per 55mila euro, «No», 2013, di Tony Lewis, stimata 25-45mila euro, ha realizzato 76.500 euro, «Yellow Plant Interior (Study)», 2011, di Jonas Wood, stimata 15-25mila euro è stata venduta a 44mila euro, «Popeye», 2013, di Grear Patterson, proposta a 9-13mila euro è passata di mano per ben 28.500 euro, «Chess Sickness», 2013, di Sebastian Black, è stata aggiudicata per 26mila euro contro una stima di 15-25mila, «Soft and Contemporary», 2012 e «Happy», 2013, entrambe di Nick Darmstaedter, sono state vendute rispettivamente a 30mila e 11mila euro, contro le stime di 15-25mila euro e 25-35mila euro, «Spicy Carnitas Samosa», 2014, di Michael Manning, proposta a 15-20mila euro, è stata aggiudicata per 24mila euro, «Untitled», 2013, di Ethan Cook, che è passata di mano per 21mila euro, contro una stima di 15-25mila, «W/1.W.C.», 2013, di N. Dash, ha ricavato 11mila euro contro una stima di 10-15mila e «Untitled», 2012, di Sam Moyer, proposta a 7-10mila euro, ne ha realizzati 9.800. Fra i non americani Brent Wadden, con «Alignment #11», 2013, stimata 25-45mila euro e venduta a 56mila euro, il britannico Dan Rees con «Untitled», 2012, offerta a 25-35mila euro e passata di mano per 43mila euro, il tedesco Chris Succo con «Bitemark to the Chin», 2014, che ha sbaragliato la propria stima di 9-13mila euro realizzando 30mila euro, il francese Jean-Baptiste Bernadet, con «Untitled», 2012, stimata 25-35mila euro e venduta a 11mila e il belga Harold Ancart, con «Untitled», 2012, stimata 25-35mila euro e venduta a 67mila. Vendute nelle stime poi «Painting (with Brush)», 2012, di Analia Saban, proposta a 25-35mila euro e aggiudicata per 34mila euro, «Chopped Bill», 2014, di Hugh Scott-Douglas, aggiudicata per 38mila euro, contro una stima di 35-50mila euro, «Untitled», 2009, della svizzera Carol Bove, offerta a 90-130mila euro e aggiudicata per 103mila euro e «Untitled», 2014, dell’australiano Michael Staniak, stimata 13-18mila euro e passata di mano per 24mila euro.

Giuseppe Croce, 05 giugno 2015 | © Riproduzione riservata

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