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New York, Rodin paladino dell'arte moderna

Sotheby's ha battuto a 24,4 milioni di dollari, record per l'artista, una scultura

Giovanni Pellinghelli del Monticello

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New York. L’arte del XIX secolo e del primo Novecento si prende una bella rivincita sul monopolio del contemporaneo sui top price e record d’asta. La vendita di Sotheby’s New York di Arte Impressionista e Moderna del 9 maggio ha dato risultati adeguati alla qualità, alla rarità e alla titolata provenienza dei lotti in asta.

In primo luogo un’opera romantica di Auguste Rodin (autore ormai «affezionato» ai top price già a Londra nello scorso febbraio con la scultura in bronzo «Iris, messagère des dieux» aveva toccato 11,6 milioni di sterline, pari a 14,7 milioni di euro) che da una stima iniziale di 8-12 milioni di dollari ha toccato un hammer price di 24,4 milioni di dollari (17,9 milioni di euro), fissando così il nuovo record mondiale per l’artista. Concepita nel 1884 e scolpita solo quasi vent’anni dopo fra il 1901 e il 1903, questa scultura in marmo si pone fra le più rappresentative di Rodin.

A seguire Rodin sono stati Maurice de Vlaminck con il suo paesaggio fauve «Sous-bois», venduto a 16,4 milioni di dollari (14,4 milioni di euro) partendo da una stima base di 12 milioni di dollari. La tela, che rappresenta un paesaggio della campagna di Chatou dove Vlaminck viveva a quell’epoca, fu acquistata nel 1954 dalla collezionista Sarah Campbell Blaffer di Houston, Texas (figlia di William Thomas Campbell, fondatore della Texaco e moglie di Robert E. Lee Blaffer, creatore della Humble Oil oggi Exxon e sulla cui collezione è costituito il Bluffer Art Museum di Houston) ed è rimasto nella stessa collezione per oltre 60 anni fino ad oggi.

Ancora una volta gli impressionisti l’han fatta da padroni nelle vendite newyorkese. E se dopo un serrato rimbalzo di rilanci «Maisons du port, Saint-Tropez», opera pointilliste di Paul Signac del 1892 conservata nella famiglia dell’ambasciatore John Langeloth Loeb Jr dalla sua acquisizione nel 1958, è stata venduta per 10,7milioni di dollari (9,4 milioni di euro) a fronte di una stima base di 8 milioni di dollari, Monet resta la star indiscussa di queste aste: dalla collezione newyorkese di Mamdouha e Elmer Holmes Bobst, riunita negli anni 1960 e rimasta intatta per oltre 50 anni, la «Marée basse aux Petites-Dalles» di Monet, venduta a 9,9 milioni di dollari (8,7 milioni di euro) ha raddoppiato la sua stima più alta mentre da una collezione europea viene «Camille à l'ombrelle verte», tela del 1876 che rappresenta la moglie di Monet nel giardino della loro casa ad Argenteuil, venduta a 9,4 milioni di dollari (8,2 milioni di euro) e il paesaggio «Près Monte-Carlo», opera del 1876, ha rispettato con 7,1 milioni di dollari (6,2 milioni di euro) di risultato la stima iniziale più alta.

Giovanni Pellinghelli del Monticello, 09 maggio 2016 | © Riproduzione riservata

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