Pensata a completamento del Viaggio nei musei della Sicilia. Guida ai luoghi di Alessandra Mottola Molfino, edito nel 2010 dalla stessa casa editrice (cfr. n. 301, sett. ’10, p. 72), l’agile guida Viaggio nei piccoli musei della Sicilia ricompone il quadro delle realtà museali minori, poco note e non sempre di facile accessibilità: per alcuni istituti, tra cui, ironia della sorta, anche quel Museo della Mafia voluto dal mediatico Vittorio Sgarbi, non è stato possibile indicare alcun tipo di contatto (tel., sito web, e-mail ecc).

Attraverso sintetiche schede e otto mappe i musei vengono presentati secondo una suddivisione per aree geografiche con il riferimento alla tipologia di appartenenza: musei naturalistici, storici, etnoantropologici, interdisciplinari, archeologici ecc. L’impostazione, però, perde i due tratti salienti del libro della Mottola Molfino: quel registro lontano dall’impersonalità tipica del genere, denso di empatia con luoghi visti dall’autrice, e l’individuazione degli itinerari per ambiti geografico-territoriali, non corrispondenti a una divisione per province, qui, invece riproposta.

Mancano poi realtà museali inaugurate a ridosso della pubblicazione come, ad esempio, il Museo archeologico Gabriele Iudica a Palazzolo Acreide (Sr) o il Centro d’arte contemporanea a Lipari, presso le ex-carceri del Castello. Anche perché, invece, in altri casi (Museo della Zolfara di Caltanissetta) il visitatore viene avvertito di una inaugurazione prossima. Non pervenuta anche la Pinacoteca comunale di Piazza Armerina, inaugurata nel 2011 secondo l’ordinamento di Gioacchino Barbera, attuale direttore di Palazzo Abatellis a Palermo. C’è invece, unico in Italia e in Europa, il Mogam, Modern Gallery of Arts and Motors, a Catania, che si basa sul connubio di arte e motori made in Italy.