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L’ombrello stellato di Bernini

Nuovi studi sul manifesto dell’estetica barocca, Sant’Andrea al Quirinale

Maria Grazia Bernardini

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La Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale a Roma è uno dei capolavori dell’arte barocca, non solo per l’eleganza della veste architettonica e la ricchezza della decorazione artistica, ma anche perché è il manifesto dell’estetica barocca. Il restauro della decorazione della cupola, promosso dalla Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Roma nel 2013 (con il finanziamento di Arcus; cfr. n. 343, giu. ’14, p. 23), ha offerto ai curatori del volume l’occasione per un approfondimento delle vicende storiche, artistiche e conservative dell’edificio, documentando ancora una volta la genialità e l’inventiva di Gian Lorenzo Bernini. Infatti, il libro, che si presenta in una raffinata veste editoriale ricca di immagini, illustra non solo gli esiti del restauro, ma anche i significati simbolici dell’intera decorazione e le tecniche illusionistiche adottate da Bernini per creare uno spazio dilatato e una scena sacra fortemente emozionale.

L’intervento di restauro, descritto in un saggio dal direttore dei lavori, Paolo Castellani, e dal direttore tecnico dell’impresa di restauro Picalarga, Laura Ida Basile, oltre a risarcire i danni strutturali, ha recuperato gli stucchi e le parti dorate, evidenziando due aspetti significativi: l’intervento correttivo di Bernini sulle sinuose figure in stucco, realizzate da Antonio Raggi, e la tecnica illusionistica sperimentata nella decorazione della cupola. Bernini differenzia la profondità delle vele della cupola in modo da ampliare la superficie e aumentare il numero dei lacunari, dilatando così illusivamente lo spazio. Quindi i lacunari, che dal basso appaiono regolari, in realtà giacciono su superfici concave di diversa profondità e la «regolarità geometrica viene restituita dalla proiezione ottica», come asserisce Marisa Tabarrini.

Dopo l’intervento di Tod Marder sulla storia critica della chiesa, attraverso i saggi di Marcello Fagiolo, della Tabarrini e di Mario Bevilacqua, si entra nel vivo del progetto berniniano. Da un punto di vista urbanistico, Bernini istituisce uno stretto rapporto tra il lungo asse viario e l’edificio religioso, attraverso il piccolo pronao, le ali laterali concave e il piazzale antistante che costituisce la prima pausa della via. Ma è nell’interno che Bernini concretizza un grande capolavoro, realizzando un complesso unitario finalizzato a rappresentare illusivamente un teatro sacro.

A ciò contribuiscono tutti gli elementi: la cupola dorata e la caratteristica della sua struttura, per cui «l’ombrello stellato di Bernini sembra sollevarsi senza sforzo come una mongolfiera»; il lanternino, in cui teste di cherubini volano all’interno e si affacciano nello spazio della chiesa; la parete d’altare, con la pala, in cui sant’Andrea subisce il martirio, circondato da una gloria angelica; la figura in stucco del santo mentre ascende al cielo; il mosaico, che circonda la pala e che suggerisce con quel colore ceruleo l’ariosità del cielo, grazie alle tessere vitree che rifrangono in modo vibrante la luce che scende dall’alto. Intenso è anche il significato simbolico dell’intera decorazione: le figure in stucco che corrono alla base della cupola rappresentano dei pescatori, denotati da reti e delfini.

Sono un diretto riferimento ad Andrea apostolo, pescatore di uomini e, di conseguenza, un’allusione allo spirito missionario della Compagnia di Gesù, a cui era destinata la chiesa. A questo si aggiunga la presenza di simboli allusivi alla Trinità lungo l’asse della chiesa: la conchiglia, leitmotiv della decorazione e simbolo di Cristo nel pronao, la colomba nel lanternino, simbolo dello Spirito Santo, e infine Dio Padre sopra la pala d’altare. Ulteriori contributi si soffermano sulla parte pittorica e sugli ambienti connessi, quali la sacrestia e i sotterranei. 

Sant’Andrea al Quirinale. Il restauro della decorazione della cupola e nuovi studi berniniani
a cura di Mario Bevilacqua e Adriana Capriotti
144 pp., ill. col.
De Luca, Roma 2016
€ 60,00

Maria Grazia Bernardini, 12 luglio 2017 | © Riproduzione riservata

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L’ombrello stellato di Bernini | Maria Grazia Bernardini

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