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L’oggetto ebraico più caro è un Talmud del 1523
- Sharon Reichel
- 11 febbraio 2016
- 00’minuti di lettura

L’oggetto ebraico più caro è un Talmud del 1523
L’oggetto ebraico più caro è un Talmud del 1523
- Sharon Reichel
- 11 febbraio 2016
- 00’minuti di lettura
Sharon Reichel
Leggi i suoi articoliAll’asta della Valmadonna Trust Library da Sotheby’s ha ottenuto 9,3 milioni di dollari
Il 22 dicembre, presso la sede di Sotheby’s, si è tenuta l’asta della prima parte della Valmadonna Trust Library, una collezione definita «la più importante biblioteca privata di libri e manoscritti ebraici al mondo», che ha portato a un incasso totale di quasi 15 milioni di dollari. Di questi 9,3 milioni sono da ascrivere al solo Talmud di Bomberg, il cui acquisto da parte del collezionista newyorkese Leon Beck ha fatto registrare alla casa d’aste il nuovo record mondiale di vendita di un oggetto di arte ebraica.
Il Talmud, edito tra il 1519 al 1523 da Daniel Bomberg, stampatore di Venezia che fu il primo a produrre un’edizione completa in dodici volumi del testo che racchiude l’insieme delle interpretazioni, delle discussioni e dei commenti relativi alla Torah, era l’opera più pregiata della collezione in asta.
Si tratta di uno dei circa 11mila volumi che compongono la Valmadonna Trust Library, già messa in vendita da Sotheby’s nel 2009, con la speranza, poi delusa, del collezionista Jack Lunzer di venderla a un solo acquirente che si impegnasse a renderla consultabile al pubblico.
Lunzer nasce ad Anversa nel 1924, si trasferisce bambino a Londra, dove studia e in seguito lavora come mercante di diamanti. Nel 1948 sposa l’italiana Ruth Zippel ed è grazie a lei che inizia a costituire la biblioteca: il primo nucleo infatti è composto da libri ebraici stampati in Italia dal XVI al XX secolo, di proprietà della famiglia della moglie, nascosti in una cantina di Milano durante la seconda guerra mondiale.
Il nesso con l’Italia è testimoniato anche dalla scelta del nome del Trust: da Valmadonna, una frazione del Comune di Alessandria dove la famiglia della moglie aveva legami.
Sotheby’s, che ha all’attivo due tentativi di vendita della collezione, il primo nel 2009 e il secondo nel 2011, ha effettuato un cambio di strategia e messo all’asta solo 12 volumi (ne ha venduti 9).
Il secondo lotto più caro è una Bibbia inglese del XII secolo, unico manoscritto conosciuto, la cui stesura precede la cacciata degli ebrei dall’Inghilterra nel 1290, venduta a 3,6 milioni di dollari, cui segue una Bibbia miniata italiana del XV secolo, battuta a 670mila dollari.