«Tentazioni di sant’Antonio», di Domenico Morelli (particolare)

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«Tentazioni di sant’Antonio», di Domenico Morelli (particolare)

L’elaborata immaginazione di Domenico Morelli

Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna 30 opere del maestro napoletano si raffrontano con quelle di artisti coevi, Toma, Michetti, Biseo, Talarico e con sculture di Gemito, D’Orsi, Renda e Rutelli

Il secondo piano della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, dal 21 novembre al 29 gennaio, ospita la mostra «Domenico Morelli. Immaginare “cose non viste”», curata da Chiara Stefani, in collaborazione con chi scrive. Dopo le monografiche di Torino nel 2001 e di Napoli nel 2005, Domenico Morelli torna all’attenzione degli studi, in un contesto decisamente identitario della fortuna dell’artista, considerando lo straordinario patrimonio di dipinti, bozzetti e disegni conservato nei fondi della Galleria.

Qui si concentra il corpus principale delle sue opere, a partire dal 1905, data di acquisto, da parte dello Stato, della raccolta che proveniva dall’atelier del Morelli, a cui si sono aggiunte, nel corso del XX secolo, donazioni e acquisti di non minore rilievo. Da segnalare, la raccolta appartenuta a Gustavo Nacciarone, con lettere, documenti e disegni del Morelli in nove album, arrivata in Galleria nel 1998.

Attraverso una selezione di 30 opere dell’artista, oltre a bozzetti e disegni, in stretta relazione tra loro, s’intende restituire quel meditato processo di elaborazione del pensiero che trasforma una prima idea nella soluzione finale, nel passaggio dall’abbozzo o schizzo al dipinto. La selezione interessa varie fasi della sua produzione, dal periodo del Verismo storico, come «Il conte Lara» o «Tasso che legge il suo poema ad Eleonora d’Este», alle riflessioni sui temi biblici, «Cristo nel deserto», «L’Imbalsamazione di Cristo» e «Il cadavere di santa Maria Egiziaca», per terminare con i temi ispirati all’Oriente, come «Le tentazioni di sant’Antonio» o i bozzetti per «Gli ossessi», i cui scenari sono frutto di pura immaginazione ma che Morelli «portava dentro di sé nel cuore e nella mente» (1892).

Le opere di Morelli si raffrontano con altri artisti contemporanei, Gioacchino Toma, Francesco Paolo Michetti, Cesare Biseo, Achille Talarico oltre a sculture di Vincenzo Gemito, Achille D’Orsi, Giuseppe Renda e Mario Rutelli.

«Tentazioni di sant’Antonio», di Domenico Morelli (particolare)

Luisa Martorelli, 19 novembre 2022 | © Riproduzione riservata

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