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Francesca Romana Morelli
Leggi i suoi articoli«Quello che cercavo era il rapporto tra l’immagine e l’immaginazione. Il mezzo fotografico mi permetteva di sondare nuovi spazi e altri tempi, l’uso del corpo di instaurare dei ponti con il presente», ha dichiarato Christian Chironi (Nuoro, 1974). In una sua personale intitolata «Godless» e aperta da Ex Elettrofonica fino al 13 gennaio, si ispira alla storia dell’ingegnere Mario Bertini e alla sua vita avventurosa tra l’Italia e il Venezuela, finché a Roma fondò Elettrofonica, società d’impianti elettrici applicati alla comunicazione (1968).
Chironi alla storia di Bertini sovrappone la propria, usando opere del suo repertorio, come installazioni di carattere performativo in stretta relazione con lo spazio e l’ambiente sociale in cui nascono («Untitled#0», «Scan», «Dk», «Cutter», «Broken English» e «My house is a Le Corbusier»).
L’autore ha allestito lo spazio fluido della galleria come un interno metafisico, in cui associa fotografie, un libro tritato, un cartello stradale con fori di proiettili, un servizio da caffè, un divano inglese del XIX secolo, una penna Bic, un vaso di fichi d’India di Sardegna e una bicicletta del 1968. Nasce così un’installazione globale in cui l’artista unisce linguaggi diversi: scultura, fotografia, video, performance, collage, grafica.
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