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La facciata di Palazzo Strozzi con l'installazione «Reframe» di Ai Weiwei. Foto di Alessandro Moggi

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La facciata di Palazzo Strozzi con l'installazione «Reframe» di Ai Weiwei. Foto di Alessandro Moggi

L'arte accessibili ai disabili

A Firenze il 10 e 11 novembre un convegno internazionale per attrezzare i musei alle persone con Alzheimer, Parkinson, autismo e altre disabilità fisiche e cognitive

Firenze. In Italia  musei e aree archeologiche sono scarsamente attrezzati per accogliere i disabili: sui 4mila musei pubblici del Paese (non va meglio in quelli privati) solo 100 hanno attrezzature Braille per ipovedenti e ciechi e molti hanno serie difficoltà ad accogliere perfino i disabili in carrozzina.
Un convegno internazionale a Firenze, Palazzo Strozzi 10-11 novembre, dal titolo «L’arte accessibile. Musei e progetti per persone con disabilità» propone programmi, modelli, idee che permettano l’accesso ai luoghi d’arte anche alle persone affette da Alzheimer, Parkinson, disturbi dello spettro autistico e altre disabilità fisiche e cognitive. Una rivoluzione possibile e soprattutto inclusiva, secondo la Fondazione Palazzo Strozzi che ha organizzato l’avvenimento.

Palazzo Strozzi da tempo non è soltanto il luogo delle mostre d’arte ma un laboratorio per la sperimentazione di nuove forme che permettano a tutti di comunicare e interagire con le opere esposte. Ogni mostra, come l’attuale «Ai Weiwei. Libero» fino al 22 gennaio, ha percorsi con ragazzi con autismo e persone con Alzheimer e altre disabilità. L’appuntamento internazionale presenterà workshop dedicati ai rapporti molteplici tra musei e persone malate. Parleranno studiosi ed esperti dei cambiamenti in corso nella funzione di  musei e centri espositivi, luoghi che da spazi di mostre e conservazione d’arte si sono trasformati sempre più in strutture attente ai bisogni del visitatore e alla sua esperienza con l’arte, valorizzando la loro natura di ritrovo, incontro e partecipazione.

Il 10 novembre al convegno parleranno  professionisti ed esperti del settore provenienti da istituzioni come la Royal Academy of Arts di Londra, il Philadelphia Art Museum, Il Van Abbemuseum di Eindhoven, la University of Leicester e il MAMbo di Bologna. Illustreranno alcuni tra i principali progetti italiani e internazionali per rendere l’arte accessibile ai disabili che finora sono stati tenuti lontani dai luoghi della cultura e della conoscenza.
L’11 novembre sarà incentrato sui progetti ideati o elaborati  per le persone con Alzheimer. A sottolineare l’importanza della condivisione e del nuovo modello possibile per comunicare l’arte,  anche l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha organizzato,  il 24 novembre, il seminario internazionale dal titolo «Una relazione di senso: patrimoni culturali e Alzheimer».
 

La facciata di Palazzo Strozzi con l'installazione «Reframe» di Ai Weiwei. Foto di Alessandro Moggi

Tina Lepri, 06 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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