Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

La capricciosa inamovibilità di Caravaggio

Olga Scotto di Vettimo

Leggi i suoi articoli

Tra il 1606 e il 1607 Caravaggio realizza «Le Sette Opere della Misericordia» per l’altare maggiore della chiesa del Pio Monte della Misericordia, istituzione costituita nel 1602 da nobili napoletani e dedita da allora, e ancora oggi, a opere di assistenza e beneficenza. Il dipinto lo scorso febbraio è stato oggetto di un’accesa polemica. Le argomentazioni utilizzate delle associazioni, tra cui Italia Nostra seguita da alcuni esponenti della cultura napoletana contrari al prestito dell’opera alla Presidenza della Repubblica in vista della visita papale nel corso del Giubileo dedicato proprio alla Misericordia, si basavano sulla sua presunta inamovibilità.

Gianpaolo Leonetti di Santo Janni, soprintendente dell’ente fino allo scorso giugno, carica oggi ricoperta da Alessandro Pasca di Magliano, precisa: «Alla fine del 2015 un’associazione romana, nel cui comitato d’onore figuravano personalità di assoluto prestigio culturale, richiese al nostro istituto il prestito dell’opera di Caravaggio, per esporla al Quirinale nel mese di maggio 2016, in occasione del Giubileo della Misericordia inaugurato da papa Bergoglio. La richiesta era accompagnata da una lettera di Louis Godart, consigliere culturale della Presidenza della Repubblica, che ne segnalava il forte interesse verso l’iniziativa, confermata in successive missive indirizzate al nostro ente e alla Soprintendenza ai Beni artistici di Napoli. L’assenso del Pio Monte necessitava comunque del nulla osta della Soprintendenza e del Ministero».

Quali i vantaggi per l’ente?

Una contropartita economica che avrebbe consentito di ristrutturare un immobile del Pio Monte nel quartiere Sanità per realizzare una casa di accoglienza per donne immigrate con bambini, gestita dalla Fondazione di Comunità San Gennaro. Inoltre, lungo il percorso espositivo al Quirinale il nostro ente avrebbe illustrato le proprie attività misericordiose e l’Università di Anversa avrebbe studiato il dipinto con tecnologie diagnostiche modernissime, pubblicandone poi i risultati.

Quali le ragioni di chi era contrario al prestito?

Molti intellettuali trascinati nella polemica hanno sostenuto la tesi dell’inamovibilità del quadro. Nel 1613 il Governo del Pio Monte deliberò per l’inalienabilità dell’opera, per sventare il tentativo di acquisto del duca di Medina. Non si è mai pronunciato sulla sua inamovibilità e infatti il dipinto è stato esposto a Napoli (1938 e 1963) e a Parigi (1965); inoltre dopo il terremoto nel 1980 restò per 11 anni al Museo di Capodimonte e nel 2004 fu prestato per 4 mesi a Capodimonte per la mostra «L’ultimo Caravaggio».

Quali sono state le conseguenze della polemica?

Il presidente della Repubblica Mattarella a fronte della accesa polemica alimentata dalla stampa ha rinunciato all’esposizione e Napoli ha perduto una straordinaria occasione: si stimavano circa 400mila visitatori per il capolavoro di Caravaggio.

E per il Pio Monte?

La conseguenza più grave è la perdita di 120mila euro derivanti dalle sponsorizzazioni che avrebbero consentito di realizzare la casa di accoglienza alla Sanità. Il Pio Monte è un soggetto di diritto privato, il cui scopo primario è la realizzazione di opere di misericordia. Si occupa anche della conservazione e promozione del proprio patrimonio artistico, ma mai il secondo fine può prevalere sulla missione dell’ente.

Olga Scotto di Vettimo, 04 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Oltre alle opere dell’artista russa Alina Chaiderov dal 23 maggio anche un omaggio a Tomaso Binga

Lo stilista e imprenditore umbro ha ricevuto dall’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli il dottorato honoris causa in Design per il Made in Italy: Identità, Innovazione e Sostenibilità. La sua appassionata Lectio magistralis dedicata a «Il Genius loci, maestro delle arti»

«Prima tappa, il riallestimento della Scuola di Posillipo», spiega Fabio Mangone, neodirettore dell’istituzione privata che ha appena compiuto 100 anni: «Sarà anche centro di ricerca, internazionale e aperto al contemporaneo»

Sculture in legno e in acciaio, insieme a rare opere su carta, compongono la mostra nelle due sedi napoletane di Studio Trisorio dedicata all’antropologo e scultore scomparso quattro anni fa

La capricciosa inamovibilità di Caravaggio | Olga Scotto di Vettimo

La capricciosa inamovibilità di Caravaggio | Olga Scotto di Vettimo