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La Spezia: via libera a Buren

Matteo Fochessati

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Con fiera opposizione degli ambientalisti di Legambiente e di Italia Nostra, il critico Vittorio Sgarbi e, via tweet, lo stesso ex ministro Massimo Bray avevano tentato di bloccare i lavori per la riqualificazione architettonica e artistica di piazza Verdi (nelle foto, viste degli anni ’30, di oggi e in progetto), promossi da La Marrana arteambientale di Montemarcello e messi in opera dal Comune della Spezia. Ora una sentenza del Consiglio di Stato, riconfermando quella precedente del Tar, sembra tuttavia aver definitivamente ridato avvio alla realizzazione del progetto di Daniel Buren e di Gianni Vannetti, vincitore del concorso indetto nel 2010. L’oggetto del contendere (o forse l’escamotage per sabotare un’operazione di restyling non da tutti apprezzata) era stato infatti la sorte del filare di pini marittimi abbattuti per far posto alla nuova sistemazione della piazza. Come recita tuttavia questa nuova sentenza, l’abbattimento era stato autorizzato nel 2012 dalla Soprintendenza sulla base di un progetto che «chiaramente descriveva e implicava la rimozione» di tali alberi. L’abbattimento era stato proprio l’aspetto qualificante, «l’oggetto principale» di tale atto autorizzatorio, che aveva infatti ritenuto le piante in questione prive di valore storico. Fatti salvi i vari contenziosi che potrebbero aprirsi sul risarcimento dei danni generati da tali ritardi, i lavori dunque riprenderanno. E la piazza, su cui affaccia il Palazzo delle Poste di Angiolo Mazzoni, internamente decorato dai mosaici futuristi di Prampolini e Fillia, presenterà una nuova veste artistica e architettonica. Veste che peraltro (nelle intenzioni di Buren e Vannetti) non dovrebbe per nulla modificare l’assetto originario degli anni Trenta, ma anzi valorizzarne i potenziali elementi storici, nel rispetto dell’esistente. Attraverso interventi essenziali, focalizzati sulla percezione sensibile del sito (un percorso centrale di portali colorati, cinque pilastri luminosi e tre colonne-fontana) l’opera di riqualificazione intende infatti mettere principalmente in rilievo i caratteri architettonici e ambientali della piazza. E questo obiettivo sarà perseguito anche attraverso il restauro e il recupero funzionale della fontana progettata da Mazzoni, modificata in periodo bellico e utilizzata ora come fioriera.



Matteo Fochessati, 30 marzo 2015 | © Riproduzione riservata

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