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Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliNapoli. Dal 17 giugno al 11 settembre Gallerie d'Italia-Palazzo Zevallos Stigliano ospiterà il dipinto di Pablo Picasso «Arlecchino con specchio», proveniente dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid. L’iniziativa rientra nell’ambito della rassegna «L’ospite illustre», avviata già lo scorso dicembre con l’esposizione temporanea del dipinto da Antonello da Messina «Ritratto d’uomo», proveniente da Palazzo Madama, Torino. Nell’ambito della reciprocità degli scambi, fino al 18 settembre «Il Martirio di sant’Orsola», celebre dipinto di Caravaggio della collezione di Palazzo Zevallos, sarà esposto al Museo Thyssen-Bornemisza in occasione della mostra «Caravaggio y los pintores del Norte».
Dell’opera del maestro andaluso colpisce l’iconografia eccentrica dell’Arlecchino che, diversamente dagli altri Arlecchini seduti, realizzati nello stesso periodo eche riprendono le fattezze del pittore spagnolo Jacinto Salvadó, ha il viso malinconico di un Pierrot e le vesti di un saltimbanco. Dunque Picasso in quest’opera del 1923 recupera quei riferimenti all’umanità marginale a cui aveva guardato nei periodo blu e rosa.
Picasso ha soggiornato a Napoli nel 1917, assorbendo sia i riferimenti della cultura antica, visitando gli Scavi di Pompei, sia il versante più popolare e folklorico della cultura locale. A quest’ultimo attinge certamente quando realizza le scene e i costumi per il balletto «Pulcinella» di Igor Stravinskij nel 1920. Grazie alla collaborazione con il Teatro di San Carlo, sono temporaneamente in mostra a Palazzo Zevallos anche sei abiti ricostruiti sui bozzetti di Picasso con l’aiuto del figlio di Leonide Massine (autore della coreografia originale) e utilizzati in occasione della rappresentazione del balletto al massimo napoletano durante la stagione teatrale 1986-87.

Pablo Picasso, «Arlecchino con specchio» © Pablo Picasso by Siae 2016
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