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Silvano Manganaro
Leggi i suoi articoliFino al 29 luglio è possibile vedere una mostra di Adrian Tranquilli (1966) presso lo Studio Stefania Miscetti. Le dà il titolo l’opera «After the West», dedicata a una figura di ere-antieroe, «V per vendetta», divenuto celebre grazie alla graphic novel di Alan Moore e David Lloyde e, soprattutto, all’omonimo film del 2005.
La maschera dal volto bianco e dal sorriso sardonico è diventata uno degli oggetti più venduti del merchandising hollywoodiano, nonché uno dei simboli del movimento di contestazione globale. L’eroe non è più il singolo che attraverso la maschera si proietta su un piano simbolico, ma si dissolve in un’identità collettiva, molteplice e irriconoscibile.
In questa mostra le maschere, moltiplicate e fuse tra loro, diventano la metafora di una concezione del presente: il singolo cede posto alla moltitudine e si camuffa per amalgamarsi con altri simili, insieme ai quali opera in maniera «virale» e sovversiva, trovando il proprio ideale nel prodotto della letteratura popolare e fantasy, dove non esiste più un netto confine tra il bene e il male.
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