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Giusi Diana
Leggi i suoi articoliLa galleria collicaligreggi di Gianluca Collica e Massimo Ligreggi dal centro città si è trasferita in un’area ex industriale, uno spazio un tempo utilizzato per la lavorazione dello zolfo, di 130 metri quadrati in via Indaco. A festeggiare l’avvenimento la collettiva «Ciao!», che fino al 22 gennaio presenta alcuni tra gli artisti che lavorano per la galleria, come Federico Baronello, Hugo Canoilas, Thomas Kratz, Tamás Kaszás, Emmanuelle Lainé, Filippo Leonardi, Christoph Meier, Ute Müller, Nicola Pecoraro. Abbiamo intervistato i due galleristi.
Come nasce il vostro sodalizio?
Gianluca Collica: Siamo due appassionati d’arte, con caratteristiche e storie diverse. Massimo inizia come presidente di Arte giovane Sicilia, un’associazione di collezionisti. Io provengo da una lunga tradizione di galleristi. Il nostro sodalizio nasce frequentando gli stessi ambienti, le stesse mostre e fiere e dopo una lunga amicizia abbiamo capito che unendo competenze diverse avremmo potuto costruire qualcosa di solido. Massimo cura l’aspetto commerciale, mentre io mi occupo di quello curatoriale e di allestimento.
Siete tra i pochi galleristi siciliani presenti alle fiere d’arte contemporanea internazionali. Alla luce della vostra esperienza, come si è trasformato il mercato italiano negli ultimi anni?
Massimo Ligreggi: Il mercato italiano in questi ultimi anni ha subito un’inflessione negativa. Nonostante la crisi economica e la pressione fiscale, la galleria sta crescendo gradualmente, grazie al sostegno dei nostri collezionisti. Non conosciamo i momenti floridi del mercato dell’arte perché siamo nati in piena crisi.
Esiste un collezionismo siciliano?
M.L. Ci sono diversi collezionisti in Sicilia ed esistono delle belle collezioni che per ragioni di privacy non sveliamo; comprendono arte contemporanea sia italiana sia internazionale.
In che modo scegliete gli artisti da rappresentare?
G.C. La nostra forza consiste nel forte legame che intercorre tra tutti gli artisti della galleria; spesso sono loro stessi a segnalare altri artisti e lavori interessanti.
Perché avete deciso di cambiare sede e com’è avvenuta la scelta del nuovo spazio?
M.L. Dopo quattro anni nello stesso luogo sentivamo il bisogno di uno spazio più rappresentativo, sia per i nostri collezionisti sia per i nostri artisti. La nuova sede è situata in una vecchia zona industriale, un luogo nevralgico di Catania. Siamo collegati a più spazi che si occupano di cultura e l’aspetto interessante è che siamo più connessi con la città e più in vista rispetto al vecchio spazio.
Quali sono i progetti per il 2015?
G.C. Per il prossimo anno abbiamo in programma di organizzare una serie di mostre che ospiteranno, di volta in volta, un nostro giovane artista con un artista senior, scelto dal collega più giovane. Un’altra novità sarà un’artista americana, nota nel panorama internazionale. Per il momento preferiamo però non rivelarne il nome.
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