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Rendering del progetto del nuovo allestimento al piano terra delle Gallerie dell'Accademia a Venezia. Venetian Heritage e Samsung hanno unito le forze per contribuire ai costi dell'allestimento

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Rendering del progetto del nuovo allestimento al piano terra delle Gallerie dell'Accademia a Venezia. Venetian Heritage e Samsung hanno unito le forze per contribuire ai costi dell'allestimento

I comitati privati per Venezia preoccupati per il Canale della Contorta e per l'ufficio Unesco

Lidia Panzeri

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Venezia. Due le raccomandazioni votate il 20 marzo scorso nella riunione annuale dei Comitati privati per la salvaguardia di Venezia, presieduta da Umberto Marcello del Majno. Il primo riguarda lo scavo del Canale della Contorta, che secondo l’autorità portuale costituirebbe l’alternativa al passaggio delle grandi navi nel bacino di San Marco.
«A quarant’anni dallo scavo del Canale dei petroli, recita la risoluzione, considerato l’impatto che esso ha avuto sulla laguna circostante, desta preoccupazione il fatto che la decisione di un progetto importante, ossia lo scavo del Canale della Contorta, possa essere presa senza uno studio delle conseguenze sull’idrodinamica della laguna e in particolare della zona più prossima a Venezia».
La seconda raccomandazione, o, meglio, preoccupazione, riguarda la sede Unesco a Venezia, a cui il Governo italiano ha ridotto il finanziamento, con conseguente, possibile drastico ridimensionamento dello stesso ufficio. Nella raccomandazione si ricorda che la collaborazione Unesco-Comitati Privati ha portato nel corso di quasi cinquant’anni di attività al compimento di 717 restauri, per un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro. Tali interventi, conclude la nota, sono risultati essenziali per la sopravvivenza del patrimonio storico, artistico e culturale pubblico di Venezia.
Quanto al rendiconto dei restauri completati nel corso del 2014 i più rilevanti riguardano la Chiesetta del Doge all’interno di Palazzo Ducale (Comitato Italiano per Venezia); la pala Pesaro di Tiziano nella basilica dei Frari (Save Venice); la cappella dell’Addolorata nella chiesa di San Zaccaria (Comitato Olandese); quella dei tessitori di seta nella chiesa dei Gesuiti (Fondazione Svizzera pro Venezia) e il restauro della statua con elefante nel terzo cortile di Palazzo Reale (The Venice in Peril Fund). Per Venetian Heritage il restauro del museo del ghetto e l’allestimento, grazie alla sponsorizzazione Samsung, delle prime sale al piano terra della Gallerie dell’Accademia. Per il 2015 continuano gli interventi del Save Venice sulla chiesa di San Sebastiano, attualmente concentrati. Per Venetian Heritage prioritario è l’investimento nei lavori di restauro delle sinagoghe, in vista del quinto centenario della costituzione del ghetto nel 2016.
Per The Venice in Peril due le priorità: il monumento funebre ad Antonio Canova ai Frari, i cui lavori hanno subito un ritardo per complicazioni burocratiche e la Gru Amstrong all’Arsenale, un progetto, questo, definito dal presidente del comitato, Jonathan Keates, quasi «una follia». Hanno inoltre aderito all’associazione I Cavalieri di San Marco e la Comunità Ebraica così che i componenti sono diventati 23, di undici Paesi. Infine su sollecitazione di Bernard Aikema, del Comitato Olandese, si è auspicato che ai lavori segua un’adeguata informazione pubblicistica. Un buon esempio in tale senso è la recente pubblicazione del volume La Chiesa di Santo Stefano, gotico veneziano, autore Federico Moro, illustrazione di Mark Edward Smith, edizione Marcianum. La pubblicazione è stata finanziata dal Comitato Italiano per Venezia, che ha operato più interventi all’interno dell’edificio e il volume vuol essere un omaggio alla compianta Maria Teresa Rubin de Cervin.

Rendering del progetto del nuovo allestimento al piano terra delle Gallerie dell'Accademia a Venezia. Venetian Heritage e Samsung hanno unito le forze per contribuire ai costi dell'allestimento

Lidia Panzeri, 23 marzo 2015 | © Riproduzione riservata

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