
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a Venezia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a VeneziaVerifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine


Figli d’arte
Figli d’arte
- Miriam Mirolla, Antonio Martino
- 21 giugno 2016
- 00’minuti di lettura
Miriam Mirolla, Antonio Martino
Leggi i suoi articoliScriviamo per colmare le lacune di quanto «Il Giornale dell’Arte» ha pubblicato a p. 13 del numero di aprile (363) a proposito di «Partorire con l’arte, ovvero l’arte di partorire», un ciclo di conferenze che in due anni ha visto il coinvolgimento del MaXXI e del Macro di Roma, delle Gallerie d’Italia a Milano, del Madre di Napoli, della Fondazione Medicina a Misura di Donna, della Fondazione Bracco e del Pontificium Consilium pro Familia.
L’autore dell’articolo sembra mettere in dubbio la possibilità che la comprensione di un’opera d’arte possa essere utile a una donna incinta. Eppure ciò è dimostrato dalle neuroscienze che stanno scandagliando la maternità e i benefici di una consapevolezza che passa anche dalla comprensione dell’arte (cfr. La Nascita dell’intersoggettività di V. Gallese e M. Ammaniti, Raffaello Cortina Editore). È questa l’ipotesi scientifica che guida la ricerca nei Paesi più avanzati come la Norvegia, la Finlandia, il Canada, la Danimarca e l’Inghilterra. Ci rammarica quindi che l’autore dell’articolo liquidi sommariamente la futura madre nel momento in cui musei e Università dei Paesi più all’avanguardia stanno lavorando sull’«audience engagement», nel solco delle «medical humanities».
In due anni con il nostro progetto abbiamo realizzato 24 conferenze con oltre 300 interventi artistici e scientifici di relatori, tra cui Silvia Vegetti Finzi, Massimo Ammaniti, Domenico De Masi, Stefano Arienti, Liliana Moro, Elena di Chiosca Manzoni, Sandrina Bandera, Achille Mauri, Luigi Ontani e molti altri, che hanno parlato al pubblico, agli studenti e alle future mamme, che hanno avuto un ruolo centrale, mai retorico, in questa esperienza. Facendo tesoro della ricerca artistica e scientifica internazionale, noi abbiamo selezionato e coordinato le diverse discipline e riletto sotto una luce interdisciplinare la «Madonna del Parto» di Piero della Francesca così come il «Placentarium» di Piero Manzoni, memorabile progetto d’avanguardia.
Miriam Mirolla, Professoressa di Psicologia dell’arte, Accademia di Belle Arti di Roma
Antonio Martino, Ginecologo, Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, collezionista d’arte contemporanea