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Guido Meli, direttore della Villa del Casale

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Guido Meli, direttore della Villa del Casale

Brindisi con «il vino di Polifemo»

Silvia Mazza

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PIAZZA ARMERINA (EN). Uno dei punti forza dei nuovi Par- chi archeologici siciliani (cfr. n. 316, gen. ’12, p. 44) è senz’ altro la loro autonomia gestionale (restando invece la tutela di pertinenza delle Soprintendenze), banco di prova delle capacità «mana- geriali» dei direttori. La fitta programmazione di quello della Villa del Casale si de- ve, per esempio, all’ «attivi- smo» del suo direttore Guido Meli, con alle spalle un’ e- sperienza gestionale matura- ta nei dieci anni di direzione del Centro per il Restauro, ente regionale (insieme al Centro per il Catalogo) an- ch’ esso dotato di autonomia finanziaria. Il Parco, unico caso in Sicilia, ha ottenuto il finanziamento di alcuni progetti (100mila euro per ognuno), proposti tra il 2010 e il 2011, dal Ministe- ro per i Beni culturali ai sen- si della legge n. 77 del 2006, quella che dispone misure speciali di tutela e fruizione dei siti posti sotto la tutela dell’ Unesco. Si tratta dei pro- getti «Accoglienza» (tempo di realizzazione 8 mesi), per garantire adeguati livelli di servizi al pubblico, a comin- ciare dall’ incremento della segnaletica territoriale, at- tualmente molto carente; «Mobilità» (6 mesi), per estendere l’ accesso categorie «svantaggiate» di utenti (insieme al gemellag- gio con il Museo Tattile Ome- ro di Ancona); e, infine, «Il vino di Polifemo» (24 mesi), che, partendo da studi già av- viati, intende impiantare dei vitigni selezionati per ottene- re un vino che più si avvicini a quello consumato nel pe- riodo in cui la villa era ai mas- simi splendori.
A quello ministeriale si af- fianca poi il canale di finan- ziamenti europei (Po Fesr 2007-2013 e Poin) per proget- ti, tra gli altri, come la ricon- versione dell’hotel Imperial in Antiquarium della Villa; il riuso funzionale del dismesso padiglione del Triclinio, da ri- montare per farne una hall di accoglienza dei visitatori
(brano così musealizzato del- lo storico intervento di Fran- co Minissi); un gabinetto di restauro all’ allestendo museo di Palazzo Trigona e, la pros- sima estate, una mostra di ar- te contemporanea da Picasso a Barceló.
E ancora sul contemporaneo si punta con la Biam, Biennale dell’arte del Mediterraneo, che sarà lanciata nella prima- vera 2013 (già approvato il fi- nanziamento di 350mila eu- ro), con il coinvolgimento di giovani artisti delle Accade- mie di quest’ area, chiamati a interpretare il tema della pri- ma edizione, «I colori dell’ i- dentità», «in riferimento, ci spiega Meli, alle cromie del Mare Nostrum e al ruolo sto- rico di crocevia intercultura- le della Villa», o, come ama definirlo, «al genius loci pro- prio del sito, a cui dovrà uni- formarsi la Biennale, come ogni altro evento o attività».

Guido Meli, direttore della Villa del Casale

Silvia Mazza, 07 settembre 2015 | © Riproduzione riservata

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Brindisi con «il vino di Polifemo» | Silvia Mazza

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