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«Lybia off the Wall» di Giovanni Diffidenti

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«Lybia off the Wall» di Giovanni Diffidenti

Bergamo è Fotografica e «migrante»

Chiara Coronelli

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Bergamo. Apre oggi la prima edizione di Fotografica. Festival di Fotografia Bergamo che, con la direzione artistica di Denis Curti, sceglie di dedicare l’appuntamento inaugurale al tema delle migrazioni, con il titolo «OltreConfine».

Fino al 30 novembre la Città Alta ospiterà esposizioni, incontri, dibattiti e visite guidate, che condurranno il pubblico attraverso l’ondata umana che si sta riversando in Europa. Patrocinata da Medici Senza Frontiere, «OneDay» presenta 63 immagini realizzate da Alessandro Penso in paesi tra i quali Malta, Italia, Grecia, Spagna, Bulgaria e Francia: «Ho provato a scavare dentro al nostro territorio, spiega il fotoreporter, per vedere come queste persone vivevano e il modo in cui i loro “diritti” venivano rispettati in Europa». Per 6 anni fotografa le loro condizioni, i minori che si spostano da soli rischiando la vita, la costruzione di muri e ghetti, le violenze contro i rifugiati e il rifiuto delle richieste di asilo. Si passa alla primavera araba del 2011 con «Libya off the wall» e ai centri di detenzione libica con «The only thing left to do is cling to God», entrambi lavori di Giovanni Diffidenti che si possono vedere fino al 13 novembre. Stesse date per «Io ti salverò. Nel Mediterraneo sulla nave della speranza», con gli sbarchi sulle coste italiane che Fabrizio Villa ha ripreso a bordo di una nave della Marina militare; e per «La prima Aurora» dove Simone Cerio racconta i viaggi dei profughi che dall’Eritrea arrivano in Sicilia con il sostegno di Emergency (info: www.fotograficafestival.it)

«Lybia off the Wall» di Giovanni Diffidenti

Una fotografia di Fabrizio Villa da «Io ti salverò. Nel Mediterraneo sulla nave della speranza»

Chiara Coronelli, 04 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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Bergamo è Fotografica e «migrante» | Chiara Coronelli

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