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ArtBonus all’Arena

Veronica Rodenigo

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Saranno UniCredit e Fondazione Cariverona a finanziare l’intervento di restauro e adeguamento funzionale dell’Arena di Verona con un investimento di 14 milioni di euro nel triennio 2014-16. L’accordo è stato firmato il 17 dicembre scorso e rappresenta una delle prime concrete applicazioni dell’ArtBonus (Dl 31 maggio 2014, n. 83, art. 1 convertito con modificazioni nella L. 29 luglio 2014, n. 106, «Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo»). In base al decreto viene riconosciuto un credito d’imposta del 65% per le erogazioni (sia individuali, sia da parte di imprese ed enti non commerciali) in favore di interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici per gli anni 2014 e 2015; del 50% per il 2016. Dopo le precedenti discese in campo di grandi nomi della moda (Tod’s per il Colosseo, Fendi per la fontana di Trevi e il complesso delle quattro fontane, Diesel per il ponte di Rialto e Bulgari per la scalinata di piazza di Spagna...) anche l’istituto di credito e la fondazione d’origine bancaria decidono di allearsi per poter assicurare la funzionalità del monumento. L’anfiteatro (I secolo d.C.) viene difatti utilizzato come palcoscenico all’aperto della stagione lirica veronese (55 rappresentazioni in calendario per 700mila spettatori annui) nonché di concerti di musica leggera di grande richiamo. Una fruizione non immune da polemiche e divergenze tra Soprintendenza e Comune: solo un anno fa, mentre il sindaco Flavio Tosi lanciava la contestata ipotesi di un concorso d’idee per la copertura dell’anfiteatro (per utilizzarlo anche in caso di maltempo), il soprintendente per i Beni archeologici del Veneto Vincenzo Tinè chiedeva un ridimensionamento dei palchi perché giudicati impattanti. Negli ultimi decenni l’arena è stata oggetto di interventi di manutenzione, monitoraggio e conservazione (realizzati in collaborazione con l’Università degli studi di Padova, Iuav e Politecnico di Milano), come il restauro del paramento murario esterno. Ora, secondo il nuovo progetto suddiviso in diversi lotti, si provvederà alla sigillatura delle gradinate, al rifacimento di impianti elettrici, di sicurezza, antincendio e servizi igienici, alla creazione di una logistica esterna per gli spettacoli, al riordino degli spazi utilizzati dalla Fondazione Arena (con l’ammodernamento dei camerini negli arcovoli), al restauro delle gallerie interne e alla riqualificazione del percorso museale con spazi informativi sulla storia del monumento, bookshop e bar.

Veronica Rodenigo, 07 gennaio 2015 | © Riproduzione riservata

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