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Annette Messager, Cuore a riposo. Foto di Margherita Criscuolo

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Annette Messager, Cuore a riposo. Foto di Margherita Criscuolo

Annette Messager: «Sono una messaggera senza messaggio»

All'Accademia di Francia a Roma la prima personale italiana dell'artista di Calais, Leone d'oro alla Biennale del 2005

Margherita Criscuolo

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Roma. Eclettica e libera, Annette Messager è a Roma con la sua prima personale italiana, «Messaggera», che inaugura questa sera all’Accademia di Francia-Villa Medici, dando il via al ciclo espositivo «Une» sulle donne artiste, a cura di Chiara Parisi (dal 10 febbraio al 23 aprile).
Un’opportunità unica per calarsi nell’universo onirico, gioioso e perturbante di una delle maggiori creative francesi viventi: Leone d’oro alla Biennale di Venezia nel 2005 con l’installazione «Casino» ispirata a Pinocchio «eroe universale, metafora dell’uomo», protagonista di importanti mostre internazionali (al MoMA di New York e al Musée de la Ville de Paris nel 1995) e apprezzata da intellettuali contemporanei come Umberto Eco e Italo Calvino. Quest’ultimo nel 1974 le dedicò un articolo che poi diede il nome all’intera raccolta «Collezione di sabbia».

Diciassette i lavori in mostra, con cui la Messager porta avanti la sua riflessione sull’essere donna e, in particolare, donna artista, fondendo come di consueto tecniche e forme espressive (scultura, scrittura, fotografia, ricamo) per un totale azzeramento delle gerarchie tra le arti, celebrando l’immaginario femminile con sarcasmo e leggerezza, giocando con i cliché, «mettendoci la gioia, l’amore, nonostante il forte impegno sociale e politico, come una bambina che può permettersi di tutto», per dirla con la direttrice dell’Accademia, Muriel Mayette-Holtz.

Tra le opere esposte alcune sono già note, come «3 Pantins PQ», le tre marionette informi sospese da cui pendono rotoli di carta igienica colorata, richiamo all’indigenza in cui vivono i migranti a Calais (luogo d’origine dell’artista); «Spaasm/Jalousie/Love», inno all’amore giocoso e al tempo stesso possessivo, ricoperte da reti per uccelli, simboli del desiderio di libertà. Altri lavori, concepiti appositamente per Villa Medici, sono letteralmente spettacolari. È il caso di «Eux et nous, nous et ex», l’installazione dello scalone principale composta da 70 uccelli impagliati con maschere di peluche, specchi e croci di matite colorate, culminante con un tutù nero che oscilla nell’aria mosso da un ventilatore.

L’artista si è confrontata con l’intera architettura della villa prendendone possesso totale. Nel giardino adesso il Mercurio brandisce uno scalpo, simbolo di femminilità e libertà, mentre la Fontana della Loggia è stretta in un vortice di serpenti di gomma che richiamano, in qualche misura, le grandi fontane «abitate» dell’età barocca. Termine e culmine del percorso espositivo è, significativamente, l’atelier del bosco che fu di Balthus: l’antro «sacro» in cui risiedeva il direttore, la Messager l’ha rivestito con una carta da parati popolata da un florilegio di uteri sparsi qua e là nello spazio («Les utérus fleurissent chez Malthus») e con una Gioconda- marionetta («Balthutérus») che, un secolo dopo quella duchampiana, proclama «No God in my uterus».

«Mi chiamo Messager, ma sono una messaggera senza messaggio», ha spiegato l’artista, lasciando al visitatore la possibilità di orientarsi tra i diversi frammenti del suo, personale, «Discorso amoroso», riecheggiante in qualche modo l'opera di Roland Barthes, autore a lei caro.

Foto di Margherita Criscuolo

Una veduta della mostra. Foto di Margherita Criscuolo

Una veduta della mostra. Foto di Margherita Criscuolo

Una veduta della mostra. Foto di Margherita Criscuolo

Una veduta della mostra. Foto di Margherita Criscuolo

Una veduta della mostra. Foto di Margherita Criscuolo

Una veduta della mostra. Foto di Margherita Criscuolo

Una veduta della mostra. Foto di Margherita Criscuolo

Una veduta della mostra. Foto di Margherita Criscuolo

Foto di Margherita Criscuolo

Chiara Parisi. Foto di Margherita Criscuolo

Annette Messager, Cuore a riposo. Foto di Margherita Criscuolo

Da sinistra, la direttrice dell'Accademia di Francia Muriel Mayette-Holtz e Annette Messager. Foto di Margherita Criscuolo

Margherita Criscuolo, 09 febbraio 2017 | © Riproduzione riservata

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