Veduta dall’alto dello Javits Center. Foto: Armory Show e Javits Centre

Image

Veduta dall’alto dello Javits Center. Foto: Armory Show e Javits Centre

All’Armory Show tre assenze ingombranti

40 le nuove gallerie a partecipare, ma si sente la mancanza dei grandi del settore

Visitabile dall’8 al 10 settembre presso lo Javits Center a Chelsea, The Armory Show quest’anno porta nella metropoli oltre 225 gallerie internazionali da più di 35 Paesi, con opere di oltre 800 artisti. Tra i nuovi partecipanti 40 gallerie, fra cui acb Galéria (Budapest), Haas (Zurigo) e Marília Razuk (San Paolo).

La delegazione italiana si compone delle bresciane Massimo Minini e Apalazzogallery, della torinese Luce, della milanese Francesca Minini e della romana Lorcan O’Neill, oltre a Poggiali ed Eduardo Secci (Firenze, Milano e Pietrasanta), Vistamare (Milano e Pescara) e P420 (Bologna).

Tre le sezioni principali: «Galleries» ospita gli stand di alcuni fra i dealer di punta su scala globale (come Victoria Miro e König), «Solo» presenta minipersonali di singoli autori mentre «Presents» offre un palcoscenico a quelle realtà che non hanno più di dieci anni di vita. In quest’ultima sezione, Sow & Taylor (Los Angeles) espone nuovi dipinti di Kayla Witt in quella che appare come la vetrina di un negozio esoterico.

Inevitabile notare l’assenza di «giganti» come Gagosian, Pace e Hauser & Wirth. A curare le due sezioni tematiche, «Platform» e «Focus», sono rispettivamente Eva Respini, già curatrice dell’ICA Boston, e Candice Hopkins, direttrice di Forge Project. Platform ospita grandi installazioni e opere site specific, selezionate in risposta al tema «Rewriting History»: lavori in grado di riconsiderare assunti e presupposti storici, attraverso approcci narrativi o tecniche in cui si sbriciolano i confini accademici tra arts & craft.

«Focus», invece, dà spazio a uno o due artisti che si collocano al di fuori del circuito mainstream dell’arte contemporanea: fra i pezzi clou, i tessuti di Sara Flores (presentati da Clearing), esponente della comunità indigena Shipibo-Conibo della foresta amazzonica peruviana.

Veduta dall’alto dello Javits Center. Foto: Armory Show e Javits Centre

Federico Florian, 08 settembre 2023 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

La prima edizione della Triennale di arte contemporanea della città francese è un prototipo per una rassegna alternativa: attenta a una dimensione locale più che globale, nasce dal desiderio di relazionarsi attivamente e genuinamente con il tessuto urbano e la comunità dei cittadini

All’Eye Museum di Amsterdam la personale della raffinata artista e filmmaker greca

La sua prima retrospettiva istituzionale negli Stati Uniti, al MoCA di Los Angeles, è una profonda riflessione del rapporto tra verità, spettacolo e rappresentazione

Sono oltre 100 le femministe britanniche che tra il 1970 e il 1990 hanno interrogato il ruolo della donna in società con ironia, denuncia e parodia

All’Armory Show tre assenze ingombranti | Federico Florian

All’Armory Show tre assenze ingombranti | Federico Florian