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Lidia Panzeri
Leggi i suoi articoliVenezia. È scomparsa ieri nel suo bel palazzo sul Canal Grande la pittrice Ida Barbarigo. Era nata a Venezia nel 1925. Il suo vero cognome, in realtà, era Cadorin. Ida era, infatti, l’ultima erede della prestigiosa dinastia veneziana (sua padre era il pittore Guido) che ha dominato la scena artistica, in tutte le sue espressioni, dalla seconda metà dell’Ottocento. Vicende magistralmente riassunte nella mostra «I Cadorin», curata da Jean Clair nel 2016 a Palazzo Fortuny, dove Ida era sempre di casa, con qualche sua opera.
Sfuggire questa avvolgente, ma nello stesso tempo incombente, atmosfera familiare costituì per alcuni anni la tentazione di Ida. Che peraltro finì ad arrendersi a quello che sembrava un destino segnato, scegliendo la pittura come campo di elezione e dimostrando un talento eccezionale soprattutto per i ritratti, che fossero di personaggi veri, come l’ex presidente francese François Mitterrand, e di figure oniriche sullo sfondo di una laguna magica. Nell’ultima fase si era dedicata a un nuovo soggetto, gli androidi, che aveva denominato «I terrestri».
Nel 1949 aveva sposato Zoran Music, con il quale condivise un forte legame artistico e sentimentale fino alla morte di lui nel 2005. Venezia e Parigi, la città d’elezione, furono i loro punti di riferimento.
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Ida Barbarigo (1925-2018)
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