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L'interno della chiesa di Santa Caterina a Livorno
A Livorno il vescovo architetto salva gli affreschi ottocenteschi compromessi da piogge e restauri sbagliati
Tina Lepri
Leggi i suoi articoliLivorno. Le chiese livornesi in degrado hanno trovato un difensore nel responsabile della diocesi della città, il vescovo architetto Simone Giusti. Il prelato che ha già messo in campo una serie di progetti per la salvaguardia delle chiese di Livorno, non ha soltanto lanciato un sos per bloccare la scomparsa degli affreschi ottocenteschi di Cesare Maffei nella chiesa di Santa Caterina, compromessi dall’acqua che s’infiltra dalla volta della cupola e in via di scolorimento anche a causa di restauri sbagliati, ma ha promesso di pagare con i fondi dell’otto per mille i nuovi lavori che lo vedranno personalmente impegnato.
I restauri della chiesa, tra le più importanti di Livorno, caratterizzata dalla pianta ottagonale e custode di una bellissima pala della Vergine di Giorgio Vasari, sono stati al centro di polemiche fin dal 2007 quando, per arrestare le infiltrazioni piovane, la Soprintendenza affidò i lavori a una ditta (poi fallita) che commise un incredibile errore: le acque piovane invece di essere canalizzate verso l’esterno della Chiesa, finirono all’interno. Il disastro aumentò e consistenti parti degli intonaci dipinti della volta, ormai ridotta a colabrodo, crollarono.
L'interno della chiesa di Santa Caterina a Livorno
Tina Lepri, 17 agosto 2015 | © Riproduzione riservata
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