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Offene Kirche Elisabethen, Basel © Mikhaïl Markovskiy

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Offene Kirche Elisabethen, Basel © Mikhaïl Markovskiy

A Basilea c’è una nuova fiera: MAZE Design Basel, per il design da collezione. Intervista a Charlotte Ketabi e Thomas Hug

L’ideatrice Charlotte Ketabi della Galerie Ketabi Bourdet e Thomas Hug, fondatore, raccontano a Il Giornale dell'Arte questo nuovo appuntamento

Una "fiera fenice", che sorge dalle ceneri di Design Miami / Basel e dalla volontà di una gallerista di non perdere un appuntamento importante per il design da collezione. A fare da volano a questa sfida MAZE e la sua filosofia legate alle fiere boutique, tra cui quelle d'arte di Gstaad e St. Moritz. Una manciata di mesi e il sogno di creare una nuova voce d’eccellenza nella settimana dell'arte di Basilea diventa realtà: è MAZE Design Basel, alla sua prima, inattesa edizione. Saranno undici le gallerie - provenienti da Parigi, Bruxelles e New York - riunite dal 16 al 17 giugno nella Offene Kirche Elisabethen, una storica chiesa nel pieno centro della città, vicina alla Kunsthalle, già nota ai partecipanti della settimana dell’arte per aver accolto eventi della galleria Perrotin. A presentare a Il Giornale dell'Arte questo nuovo appuntamento sono l’ideatrice Charlotte Ketabi della Galerie Ketabi Bourdet, e Thomas Hug, fondatore di MAZE, nell'intervista qui sotto.

MAZE Design Basel è nata dalla cancellazione della fiera Design Miami / Basel. Come è sorta l'idea di creare una nuova fiera?

Charlotte Ketabi: «Quando Design Miami / Basel ha annunciato la cancellazione della fiera, siamo rimasti davvero delusi. Nonostante il calo degli ultimi anni, rimaneva un evento importante per noi: Basilea è sempre stata un luogo dove incontrare nuovi collezionisti, persone desiderose di scoprire, curiose e competenti in materia di storia dell'arte e design. È anche il luogo dove incontriamo regolarmente direttori di musei di tutto il mondo. Così ho pensato: se la fiera è cancellata, creiamone una noi! Ho iniziato a cercare una location e ho pensato subito alla bellissima chiesa dove Perrotin aveva organizzato diverse feste memorabili nel corso degli anni. Ho contattato l'ente che la gestisce e l'ho prenotata immediatamente. Poi ho chiamato i miei amici François Laffanour (Galerie Downtown) e Didier Krzentowski (Galerie Kreo) per proporre loro l'idea: hanno accettato immediatamente. Insieme abbiamo deciso di invitare gallerie che rappresentano il meglio del design da collezione, di diversi decenni e provenienze geografiche. Alla fine siamo diventati undici. Dopo il nostro primo incontro, mi sono reso conto che non avevo idea di come organizzare una fiera: la logistica era travolgente. Era poco prima di Art Gstaad (che si è tenuta a metà febbraio, ndr) e Didier ha suggerito di chiedere aiuto a Thomas Hug per il coordinamento e la pianificazione. Abbiamo incontrato Thomas, che si è subito dimostrato entusiasta, e da allora lavoriamo a stretto contatto con lui».

Come si inserisce questa nuova fiera nel panorama MAZE?

Thomas Hug: «Questa fiera corrisponde perfettamente ai valori di MAZE e presenta i seguenti punti in comune con tutti i nostri progetti: è a misura d'uomo e riunisce i principali attori di un settore specifico; si svolge in uno spazio insolito e magico, ovvero questa meravigliosa chiesa del XIX secolo; e non è in concorrenza con altre fiere dello stesso settore creativo. Inoltre, e questo è molto importante per lo sviluppo del nostro marchio di eventi globali MAZE, offre al pubblico e ai collezionisti eventi gastronomici e musicali originali all'interno della fiera. Per l'occasione viene pubblicata una prima edizione cartacea della nostra rivista MAZE Art Column, con un testo sul rapporto tra architettura e design da collezione».

Come avete selezionato le gallerie partecipanti? Tra loro prevalgono quelle con sede a Parigi, qual è la ragione?  

Charlotte Ketabi: «Si tratta di una fiera su invito: ogni gallerista aveva la possibilità di proporre una galleria e ogni partecipante è stato selezionato all'unanimità. Tutti dovevano essere d'accordo affinché una galleria fosse accolta. Non c'è stata una procedura di candidatura aperta, anche se molti colleghi ci hanno contattato sperando di partecipare. Purtroppo quest'anno lo spazio era limitato e non abbiamo potuto accogliere tutti. Il fatto che molte gallerie abbiano sede a Parigi non è una coincidenza: Parigi rimane l'epicentro del design da collezione. Abbiamo anche una galleria di Bruxelles e due di New York».

MAZE Design Basel è dedicata al design durante la settimana dell'arte. Come vedete la coesistenza tra arte e design in un contesto così denso e fortemente orientato all'arte contemporanea? 

Charlotte Ketabi: «Il design da collezione è, per molti versi, una forma d'arte: presentiamo questi pezzi come sculture, spesso su piedistalli, e alcuni non sono nemmeno funzionanti. I nostri collezionisti, che vivono già circondati da opere d'arte, non cercano mobili ordinari, ma pezzi belli, significativi, storici e autentici. Uno dei limiti della precedente fiera Design Miami / Basel era che agli espositori non era permesso appendere opere d'arte alle pareti, il che a volte rendeva gli stand meno accoglienti rispetto alle scenografie che i galleristi avrebbero potuto realizzare nei loro spazi. Qui, poiché la fiera è organizzata dalle gallerie stesse, abbiamo scelto di dare completa libertà ai partecipanti. Abbiamo fiducia nel loro occhio curatoriale e vogliamo che abbiano l'opportunità di presentare l'intera gamma del loro programma. Ad esempio, esporremo un dipinto storico di Guy de Rougemont del 1966: rappresentiamo l'eredità dell'artista e sarebbe stata un'occasione persa non esporre il suo lavoro insieme ai designer che promuoviamo».

Quali sono i progetti per il futuro di MAZE Design Basel?

Thomas Hug: «È la prima volta che la realizziamo e siamo orgogliosi di poter rappresentare il design in questo importante momento del mercato internazionale dell'arte a Basilea. Intendiamo proseguire questa missione anche il prossimo anno, ampliando leggermente la nostra offerta, ma rimanendo una piattaforma esclusiva di altissimo livello. E possiamo contare sull'impegno dei nostri prestigiosi partner, tra cui l'orologiaio F.P.Journe, per sviluppare la nostra rete di art salon».

Silvia Conta, 12 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

A Basilea c’è una nuova fiera: MAZE Design Basel, per il design da collezione. Intervista a Charlotte Ketabi e Thomas Hug | Silvia Conta

A Basilea c’è una nuova fiera: MAZE Design Basel, per il design da collezione. Intervista a Charlotte Ketabi e Thomas Hug | Silvia Conta