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Tina Lepri
Leggi i suoi articoliRoma. In occasione dei 40 anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma dedica allo scrittore un nuovo spazio permanente: progetto selezionato e finanziato dal Mibact e curato da Dacia Maraini. L’area espositiva, «Ragazzi leggeri come stracci», Pier Paolo Pasolini dalla borgata al laboratorio di scrittura, sarà inaugurata il 4 novembre alle 15.30 (ingresso gratuito, lun-ven 10-18, sabato 10-13). Il progetto è parte della valorizzazione del patrimonio novecentesco di «Spazi900» della Biblioteca. Con il ministro Dario Franceschini, ci saranno la direttrice generale Biblioteche e Istituti Culturali, Rossana Rummo, il direttore della Biblioteca Nazionale, Andrea Pasquale e lo scrittore Marco Lodoli con un suo componimento inedito. Lungo un percorso diviso in ambienti riallestiti e restaurati (intenso l’impatto scenografico) Pasolini entra idealmente in contatto con le «sue» borgate romane e con i personaggi che hanno popolato la sua opera. Tutto ricreato e raccontato attraverso i romanzi Ragazzi di Vita, Una vita violenta e con le immagini dei film «Accattone» e «Uccellacci e uccellini». Lo scrittore ( tra immagini dei film, fotografie, voci e musiche) e il pubblico della Biblioteca incontrano così i ragazzi dell’universo pasoliniano «Leggeri come Stracci» nei luoghi ricreati: libri, documenti ma anche le piazze con i tavolini dei bar, delle trattorie, delle baracche costruite a ridosso dei ruderi dell’acquedotto romano. Non manca il campetto per il pallone e sullo sfondo la campagna romana che scompare sotto l’aggressiva urbanizzazione. L’approdo all’interno della Biblioteca è nel laboratorio vero e proprio dello scrittore tra le sue carte in possesso della Biblioteca Nazionale frequentata spesso da Pasolini: Il materiale è stato donato dagli eredi nel 1977 e nel 1996. Si tratta di uno dei fondi più importanti posseduti dall’istituto, insieme con quello di Elsa Morante, due nomi legati da amicizia e da un lungo dialogo letterario. Per accompagnare l’esposizione permanente su Pasolini, ci sarà anche una mostra fotografica sulle borgate romane tratte dall’archivio di Rodrigo Pais, conservato all’Università di Bologna.

Pier Paolo Pasolini
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