Redazione GDA
Leggi i suoi articoliFirenze. Tra i 422 lotti che saranno battuti all’asta il 17 febbraio, in una vendita di antiquariato, pittura dell’Otto e Novecento e arte moderna e contemporanea organizzata da Pananti in una sola sessione pomeridiana nella sua sede di Palazzo Peruzzi de’ Medici, non figurano stime a cinque zeri, ma prezzi abbordabili in tutti i settori. Così, per esempio, un lavoro del 1969 di Pier Paolo Calzolari parte da 22-30mila euro; «Schermi», del 2007, di Luca Pignatelli da 19-25mila; un’opera senza titolo di Giuseppe Capogrossi, registrata presso l’omonima fondazione, da 7-9mila. Tano Festa è autore di «Visita al Museo», realizzato nel 1970, che ha una quotazione di 22-30mila euro; «In segno di protesta», lavoro del 1957 di Gualtiero Nativi, è valutato 20-25mila mentre, uscendo dai nostri confini, da una «compressione» di César si attendono a partire dai 18 ai 22mila.
Tra i dipinti dell’Ottocento ricorrono i nomi di Giovanni Fattori (suo uno «Studio di vegetazione» a 5-7mila euro), Telemaco Signorini («Palazzo» a 4-6mila), Silvestro Lega («Alberi» a 3-5mila) e Vincenzo Cabianca («Paesaggio» a 4-6mila). Nella sezione di arte antica infine sono molti i dipinti di scuola (con prezzi oscillanti in generale tra 4 e 10mila euro) e un «Giudizio di Salomone» di Francesco Botti (1640-1711), valutato tra 25 e 28mila euro.
Prima della vendita, dal 9 al 16 febbraio, i lotti saranno visibili in via Maggio 28/a (orario 10-13 e 14-19).
Pananti
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