Redazione GDA
Leggi i suoi articoliMilano. È durata un anno e mezzo la presidenza di Anna Maria Gambuzzi all’Associazione Nazionale Gallerie d’arte moderna e contemporanea (Angamc). La gallerista ha infatti rassegnato le dimissioni «per motivi personali». Eletta nel gennaio 2014 era succeduta al lungo mandato di Massimo Di Carlo. La sostituisce, per decisione del Consiglio direttivo dell’Angamc, il vicepresidente Mauro Stefanini, titolare della Galleria Open Art di Prato, attiva sul versante storicizzato del contemporaneo.
L’arte contemporanea più attuale è invece la linea di Giò Marconi, nuovo vicepresidente insieme a un altro milanese, Giovanni Bonelli. Tra i consiglieri (Giampiero Biasutti di Torino, Ambra Gaudenzi della Galleria Il Vicolo di Genova e Paola Verrengia di Salerno), il neoeletto è Marco Niccoli, titolare dell’omonima galleria di Parma.
Anna Maria Gambuzzi durante la sua presidenza, ha individuato nella libera circolazione delle opere e in una più realistica ed equa applicazione del diritto di seguito i fronti su cui l’Associazione si è particolarmente battuta, come ha dichiarato in un’intervista rilasciata a «Il Giornale dell’Arte» lo scorso aprile (cfr. il Rapporto Arte Contemporanea, allegato al numero di aprile).
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