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La complessità della lavorazione può ribaltare consolidate convinzioni sui nostri primi antenati. Cortesia dell’Università di Liverpool

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La complessità della lavorazione può ribaltare consolidate convinzioni sui nostri primi antenati. Cortesia dell’Università di Liverpool

In Zambia costruivano in legno già mezzo milione di anni fa

Un saggio pubblicato su «Nature» fa luce sull’attività degli ominini e rivoluziona le precedenti nozioni sui nostri antenati

Gareth Harris

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Gli esseri umani costruivano strutture in legno già mezzo milione di anni fa, ha rivelato una nuova ricerca archeologica. La struttura in questione è stata scavata in Africa centrale a monte delle cascate di Kalambo, vicino al confine dello Zambia con la Tanzania, da un team di archeologi e scienziati nel 2019. In un saggio pubblicato sulla rivista scientifica «Nature», il team proveniente da università e organizzazioni del Regno Unito, del Belgio e dello Zambia ha fornito le prove che l’opera è stata costruita 476mila anni fa.

La scoperta ha messo in luce le attività degli ominini (antenati dell’Homo Sapiens), come abbattere gli alberi per costruire strumenti di scavo e strutture più grandi. Un articolo a sé sulla stessa rivista racconta la scoperta: «il primo giorno di uno scavo del 2019, i ricercatori sono scivolati lungo un pendio fino alle rive del fiume Kalambo e hanno notato un pezzo di legno che sporgeva da una parete rocciosa. Dagli scavi nel sito sommerso dall’acqua sono emersi diversi pezzi di legno che sembravano essere stati modificati, oltre a una grande sorpresa: un tronco lungo 1,4 metri con le estremità affusolate e una tacca profondamente intagliata dove poggiava su un altro grande pezzo di legno».

Le tacche sui grandi oggetti indicavano che potevano essere impilati perpendicolarmente l’uno all’altro, indicando così una costruzione intenzionale. In una dichiarazione, il professor Larry Barham, del Dipartimento di Archeologia, Classicità ed Egittologia dell’Università di Liverpool, afferma di «dimenticare l’etichetta di Età della Pietra». «Questo ritrovamento ha cambiato il mio modo di pensare ai nostri primi antenati... hanno usato la loro intelligenza, la loro immaginazione e le loro abilità per creare qualcosa che non avevano mai visto prima, qualcosa che non era mai esistito prima».

Geoff Duller, professore di Geografia e Scienze della Terra presso l’Università di Aberystwyth (Gran Bretagna) coinvolto nello scavo, ha dichiarato all’emittente televisiva americana Cnn che la struttura potrebbe essere stata parte di una piattaforma di legno utilizzata come passerella, per mantenere il cibo o la legna da ardere asciutta o forse come base su cui costruire un’abitazione. La struttura è chiaramente opera dell’uomo, e aggiunge: «[...] questo non è un processo naturale, è stato fatto intenzionalmente usando strumenti di pietra». I pezzi di legno erano stati trasportati in aereo dallo Zambia all’Università di Liverpool per essere analizzati (2019-22) e testati con la tecnica della luminescenza; i campioni di legno sono conservati presso lo York Archaeological Trust, nel Regno Unito, prima di essere riportati in Zambia per essere analizzati al Museo Livingstone.

La complessità della lavorazione può ribaltare consolidate convinzioni sui nostri primi antenati. Cortesia dell’Università di Liverpool

Gli archeologi hanno iniziato a scavare nel sito dell’Africa centrale nel 2019. Cortesia dell’Università di Liverpool

Gareth Harris, 22 settembre 2023 | © Riproduzione riservata

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