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Veduta di una delle passate edizioni di Art Dubai

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Veduta di una delle passate edizioni di Art Dubai

Art Dubai: tra fiera e città

Mentre la kermesse attira espositori da tutto il mondo, gallerie come Continua e Perrotin decidono di aprire nella metropoli degli Emirati Arabi Uniti una loro sede

Elisa Carollo

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Torna Art Dubai, dal primo al 5 marzo, con una selezione di 72 gallerie da più di 40 Paesi del mondo, e un focus particolare sugli artisti dal Sud del Mondo. Ospitata nella sede iconica della minicittà araba Madinat Jumeirah, la fiera presenta quest’anno quattro sezioni: «Contemporanea», «Moderna», «Bawwaba» e «Digitale», oltre a un’ampia programmazione parallela. A cocurare la sezione del moderno, con focus su Medio Oriente, Africa e Sud Asia, l’italiano Lorenzo Giusti, curatore e direttore della GAMeC di Bergamo, con Mouna Mekouar.

Fra le gallerie del Belpaese spiccano P420, Galleria Studio G7, Plan X, Giorgio Persano, Thomas Brambilla e Mazzoleni, che dedicherà l’intero stand a Marinella Senatore con una selezione di opere inedite tra sculture luminose e collage. Galleria Continua ha deciso di investire veramente sulla città aprendo qua anche una nuova sede che durante Art Dubai ospita una mostra di Daniel Buren, mentre in fiera sono esposte opere di Pistoletto, Nari Ward e Anish Kapoor. Ormai già alla 16ma edizione, la fiera è la manifestazione di una precisa volontà degli Emirati Arabi di posizionarsi come nuova destinazione dell’arte, come stanno facendo anche in Qatar e in Arabia Saudita.  

E se il nuovo concept di fiera oggi si estende ben al di là del padiglione, la fiera stessa si dichiara parte di un’ecologia artistica locale vibrante, dinamica e in crescita, operando in stretta collaborazione con istituzioni degli Emirati Arabi Uniti come il Jameel Arts Centre, la Sharjah Art Foundation, e il Louvre Abu Dhabi.

Fra le altre gallerie internazionali che si sono aggiunte in città anche Perrotin, che in quella settimana, nel nuovo spazio all’interno del Dubai International Financial Centre (Difc), avrà una personale di Jeremy Demester. In fiera la galleria invece presenterà una selezione di propri artisti, fra cui Bernar Venet, Gérard Schneider, Elladj Lincy Deloumeaux, Edgar Plans, Josh Sperling e Takashi Murakami.

«Dubai si trova a sei ore di aereo da due terzi della popolazione mondiale ed è una città estremamente dinamica che sta attirando un nuovo pubblico», dichiara Emmanuel Perrotin. «Siamo sempre desiderosi di portare le voci dei nostri artisti a un pubblico che non sempre ha l’opportunità di confrontarsi con il loro lavoro. L’intera regione sta sviluppando progetti intorno all’arte e vogliamo che i nostri artisti possano parteciparvi».

Tom-David Bastok e Dylan Lessel, suoi partner a Dubai, aggiungono: «Siamo entusiasti di espandere l’attività della galleria sul mercato secondario a Dubai e, più in generale, in Medio Oriente. Dubai è un luogo molto eccitante e promettente per il mercato dell’arte e per la cultura in generale, e beneficia del vivace quartiere, nonché dell’ecosistema e delle opportunità offerte dal Dubai International Financial Centre».

Veduta di una delle passate edizioni di Art Dubai

Elisa Carollo, 27 febbraio 2023 | © Riproduzione riservata

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