Il sito di Faragola dopo l'incendio che ha devastato la copertura

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Il sito di Faragola dopo l'incendio che ha devastato la copertura

Foggia, distrutto dalle fiamme il sito archeologico di Faragola. Forse usati esplosivi

Ascoli Satriano (Foggia). «Un disastro, un danno forse irreparabile. Nella notte è stata incendiata la copertura dell’importante sito archeologico di Faragola ad Ascoli Satriano». La notizia è stata diffusa da Giuliano Volpe, presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali e paesaggistici del Mibact: «I Longobardi non avevano distrutto la villa di Faragola, le avevano dato nuova vita e nuove funzioni. I nuovi barbari l'hanno incendiata!», ha scritto l'archeologo su Twitter.

In fumo tutta la ristrutturazione, opera di anni di lavoro e importanti finanziamenti della Regione Puglia, di Arcus e del Mibact. Quattordici anni di scavi, di lavori, di ricerche e studi per la musealizzazione del sito del parco archeologico tra i più importanti del Paese sono andati distrutti. Da alcuni mesi il cantiere di lavoro, per la parte del museo, era stato sospeso in attesa della ripresa per il completamento del terzo lotto dei lavori di sistemazione, con le installazioni multimediali, il percorso di visita, il laboratorio didattico per i bambini.

Il fatto è avvenuto dopo le due della notte scorsa quando è stato notato l’incendio di parti delle strutture lignee. Forse sono stati usati esplosivi per far saltare la copertura di protezione e sostegno di parte dell’area soggetta a scavi. Qui erano stati portati parzialmente alla luce alcuni ambienti residenziali di una ricca villa del IV-V secolo d.C.
«Non so ancora con precisione dei danni, prosegue Volpe, che sono ingentissimi, provocati alle strutture archeologiche, ai muri, ai mosaici, alla pavimentazione in marmo e a tutto il sito»: inceneriti, sembra, dalla malavita, dalle bande criminali che stanno devastando la provincia di Foggia da alcuni mesi.

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Tina Lepri, 07 settembre 2017 | © Riproduzione riservata

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