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Zeri online

Stefano Luppi

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La Fondazione Federico Zeri, poco «operativa» sul fronte di Mentana lo è invece su quello altrettanto istituzionale relativo alla messa a disposizione in forma digitale dell’ampio patrimonio lasciato all’Alma Mater dal grande studioso romano, morto a 77 anni a Mentana nel 1998.

In particolare il catalogo della fototeca (290mila immagini, molte delle quali annotate dallo stesso autore con passaggi d’asta e collezionistici, online su www.fondazionezeri.unibo.it) è stato rinnovato nella grafica, negli strumenti di ricerca e nell’organizzazione delle informazioni che quest’ultima restituisce al fruitore.

Il catalogo digitale della fondazione, presieduta dal rettore bolognese Francesco Ubertini, è stato inoltre integrato con le prime 7mila immagini presenti nella sezione «Natura morta» (15mila in totale).

Il progetto principale della Fondazione riguarda invece «Zeri&Lode». Sostanzialmente si tratta della messa a disposizione dell’intero catalogo oggi visionabile online (150mila immagini della sezione «Pittura italiana», cui se ne aggiungono 17mila di scultura, 5.300 di archeologia, 8.800 di architettura, 12.700 di disegno, 18mila di arti applicate e 5.500 di miniatura in corso di digitalizzazione) sotto forma di Lod (linked open data).

In questo modo fotografie e dati collegati sono accessibili, rintracciabili e utilizzabili dagli utenti anche attraverso altre applicazioni, secondo le nuove esigenze del web semantico all’interno del consorzio International Consortium of Photo Archives (Pharos) che riunisce 14 archivi fotografici di storia dell’arte presenti in Europa e negli Stati Uniti, per un totale di 32 milioni di immagini fruibili via web.

Stefano Luppi, 08 febbraio 2017 | © Riproduzione riservata

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