Giro del mondo, eccitamento globale

Christie's ha tenuto One, la sua prima asta virtuale globale: 373 milioni di euro

«Nude with joyous painting», di Roy Lichtenstein (particolare). © 2020 Christie's Images Ltd
Michela Moro |

In poco più di quattro ore venerdì scorso Christie’s ha compiuto un virtuale giro del modo con l’asta «One: Vendita globale del XX secolo», la prima di questo genere. La vendita ha raccolto un totale di 373.053.557 euro, con il 94% di venduto per lotto e il 97% per valore, 74 lotti venduti sui 79 offerti. Un ping pong e un eccitamento globale con il mondo che guardava, e che ha tenuto incollati allo schermo dei propri device 80mila collezionisti e appassionati spettatori, di cui circa 60mila in Asia, spesso collegati via WeChat.

L’asta, una vera e propria staffetta giocata sui fusi orari, è stata battuta da Elaine Kwok nella sera di Hong Kong, per spostarsi a Parigi nel primo pomeriggio con Cécile Verdier, che ha virtualmente passato il martelletto a Jussi Pylkkänen a Londra e che si è conclusa nella mattina di New York con Adrien Meyer sul rostro.

Ovvia la soddisfazione del ceo Guillaume Cerruti che ha sottolineato come il risultato sia stato equamente diviso tra le varie sedi, mantenendo alto il livello di attenzione, intrattenimento e risultato, così come gli acquirenti che sono arrivati per il 37% dalle Americhe, mentre il 38% proveniva da Europa e Medio Oriente (Emea) e il 26% dall'Estremo Oriente (Apac). I battitori dalle rispettive sedi interagivano con i telefoni, con le offerte online, e anche tra loro intervenendo quando l’offerta per un‘opera battuta ad esempio a Londra interessava un acquirente di Hong Kong, com’è accaduto per «Jade Plant» di David Hockney, che arriverà a Hong Kong per 4.655.128 euro. Gli scambi sono sempre stati brillanti, considerate le somme in gioco e i rilanci che spesso andavano di 500mila in 500mila euro. Dei settantaquattro lotti venduti circa un terzo era coperto da garanzie e nove lotti hanno largamente superato i dieci milioni di euro.

Da una partenza di 20 milioni di dollari sono serviti nove minuti di rilanci e 40.981.819 euro per attribuire a «Nude with Joyous Painting», solitaria bionda vestita solo dei classici pois da Roy Lichtenstein nel 1994, il primo posto nei top lot. A pari merito seguono alla sempre stellare cifra di 27.402.451 euro Barnett Newman con «Onement V» eseguito nel 1952, e il dittico di Brice Marden «Complements», realizzato tra il 2004 e 2007, record per l’artista.

Il nuovo formato ha offerto un inatteso panorama sulla comunità globale, con i diversi comportamenti e stili delle sale d’asta all’epoca del Covid: compatta Hong Kong, severa Parigi, familiare, forse perché più frequentata, Londra, scenografica New York. Epoche e movimenti della storia dell’arte si sono sovrapposti nell’incanto, offrendo un interessante excursus nell’arte del XX secolo e nei gusti dei collezionisti del XXI secolo.

Pablo Picasso arriva dopo gli americani con «Les Femmes d’Alger» (versione «F») battuto a 25.893.632 euro. Dietro di lui «Annie» di Ed Ruscha è stato aggiudicato per 20.361.297 euro e «L’Arc de Triomphe» di René Magritte per 19.827.808 euro. I tre italiani sul grande podio hanno espresso, con ottimi risultati, le diversità che ci contraddistinguono. Lucio Fontana con «Concetto spaziale, Attesa», molto combattuto tra le sedi newyorkese e di Londra, ha raggiunto a New York 7.787.809 euro, seguito da Maurizio Cattelan con «Daddy Daddy» a 1.098.048 euro; «Rosso Plastica», una combustione di Alberto Burri, è stato battuto per 3.755.573 euro a Londra.

Velocissima nel post Covid, la tecnologia ha aperto nuove possibilità per l’acquisto a distanza: ad esempio un’app di realtà aumentata permetteva, prima della vendita, di posizionare virtualmente l’opera nella propria abitazione e valutarne l’effetto; come ha detto Alex Rotter, Chairman, 20th and 21st Centuries Department: «La Zoom society fa scomparire i confini, One è il prodotto di un nuovo mondo che si riflette nell’asta».

Toccati tredici record: da Richard Avedon a Wayne Thiebaud, da George Condo a Gerhard Richter, cifra più alta mai pagata in Asia per l’artista, a Hong Kong.
Il design d’autore è stato rappresentato dall’Hippopotame di Lalanne e dal tavolino di Charlotte Perriand a Parigi, aggiudicati rispettivamente a 1.148.677 e 620.601 euro; negli Usa lo scrittoio di Jean Prouvé è stato battuto per 566.306 euro.

La conclusione al ceo Cerruti: «La vendita invia tre messaggi importanti: nonostante un contesto economico difficile la domanda di opere d'arte di grande qualità rimane molto forte; il mercato è più globale che mai, con attività significative dalle Americhe ma anche da Europa e Asia; innovazione e adattabilità sono fondamentali: i nostri clienti hanno abbracciato la nostra presentazione creativa e il nostro formato di vendita combinando esperienze live e online».

© Riproduzione riservata «Ritratto di Maurice Drouard», di Amedeo Modigliani (particolare), venduto a 4,48 milioni di euro. © 2020 Christie's Images Ltd
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