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Un calvinista della forma

Al Ma*Ga Morandini tra scultura e design

Oltre 200 opere tra disegni, sculture, progetti di architettura, rendering, modelli e oggetti di design, realizzati dalla metà degli anni Sessanta a oggi, compongono la grande mostra, curata da Marco Meneguzzo ed Emma Zanella, che il Museo Ma*Ga dedica fino al 16 luglio a Marcello Morandini (catalogo Publi Paolini, Mantova).
 
Scultore, architetto e designer, Morandini, che è nato a Mantova nel 1940, vive dal 1946 a Varese, dove ha istituito nel dicembre scorso la Fondazione e Museo a lui intitolati (la Fondazione debutta con questa mostra, mentre la  sede museale sarà conclusa entro fine anno), ideata per conservare e valorizzare le proprie opere d’arte, di design e d’architettura, e diffondere al tempo stesso la conoscenza delle arti in generale. 


La mostra, che ha un corollario al Terminal 1 dell’Aeroporto di Malpensa, dove agli arrivi Extra Schengen sono esposte due sue sculture, nel museo si articola per nuclei tematici. Dopo gli esordi già prestigiosi alla Galleria del Naviglio di Milano, nel 1968 Morandini ha avuto una sala personale alla XXXIV Biennale d’Arte di Venezia e nel 1977 ha partecipato a documenta 6 di Kassel. Ricca, in mostra, la sezione del design, con gli oggetti realizzati per grandi marchi italiani e stranieri ed esposti nei musei internazionali, mentre il congedo è affidato ai progetti architettonici, avviati da Morandini negli anni Ottanta, alcuni dei quali sono stati realizzati in Germania, Singapore e Malesia oltreché nella sua Varese. 


A unire le diverse sezioni è la cifra stilistica dell’artista, che definisce le sue creazioni «lavori che sono stati e sono il frutto parziale di una ricerca “calvinista”, che ha segnato nel tempo anche il mio carattere». Così, «quella del Ma*Ga, continua l’artista, non è una retrospettiva classica ma un’esposizione da sfogliare e leggere lentamente; non parole ma, in questo caso, “forme” realizzate in anni diversi che qui s’incontrano per raccontare la loro semplice storia». Per il fitto programma di attività si veda www.museomaga.it.

Ada Masoero, 10 maggio 2017 | © Riproduzione riservata

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Un calvinista della forma | Ada Masoero

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