Un artista di punta

Strazza alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna

Franco Fanelli |  | Roma

Nella personalità di Guido Strazza (Santa Fiora, Grosseto, 1922) la figura dell’artista è difficilmente districabile da quella del didatta. Non certo per un’eventuale tentazione di tramutare le sue opere in «lezioni», spartiti o indicazioni normative, quanto per la tenace ricerca che in tanti anni lo ha impegnato a individuare nell’essenzialità del segno, delle sue complicazioni e delle sue articolazioni, un radicale esempio di educazione (e di autoeducazione) al vedere ciò che l’apparire nasconde a occhi non allenati. Spesso quell’«oltre» coincide con una «verità» che a sua volta sconfina in ritmi poetici e musicali. Questi ultimi sono bene analizzati dal compositore e musicista Giorgio Nottoli, che firma uno dei saggi del catalogo che affianca la vasta retrospettiva dedicata a Strazza dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna dal 6 febbraio al 26 marzo, doveroso omaggio all’artista
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