Un’Andromeda riscoperta di Rodin all’asta a maggio da Artcurial

Auguste Rodin, Andromeda, 1887, marmo, 28,1 x 30,7 x 18,5 cm provenienza: famiglia Lynch de Morla. Stima: €800.000-1.200.000
Vittorio Bertello |

Parigi e Milano. Figlia dei sovrani di Etiopia, Cefeo e Cassiopea, Andromeda ebbe la sfortuna di avere una madre talmente vanitosa da affermare di essere più bella delle Nereidi, bellissime ninfe marine. Queste esortarono Poseidone a dare una lezione a Cassiopea: fu mandato un mostro marino (o un’inondazione) a devastare le coste del regno di Cefeo. Quest’ultimo chiese un parere all’Oracolo di Ammone, che gli rispose che per placare il mostro doveva sacrificare Andromeda, sua figlia, che fu così incatenata alla costa rocciosa dell’Etiopia, da cui poi venne strappata e salvata da Perseo. È così, accovacciata e incatenata, che la ritrasse Auguste Rodin in un marmo del 1887 (di 28,1x30,7x18,5 cm) che la casa d’aste Artcurial ha riscoperto in una perizia all’inizio di quest’anno presso gli eredi dei coniugi collezionisti d’arte cileni Carlos Morla Vicuña (1846-1901) e Luisa Lynch del Solar
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