Toulouse japonais

Ada Masoero |  | Milano

A Palazzo Reale riunite 250 sue opere

Sono 250 le opere di Henri de Toulouse-Lautrec (35 dipinti, un gran numero di litografie e acqueforti e le sue 22 iconiche affiche) riunite a Palazzo Reale, dal 17 ottobre al 18 febbraio, da Danièle Devynck, direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi, e da Claudia Zevi nella mostra «Toulouse-Lautrec. Il mondo fuggevole», prodotta da Milano-Cultura, Palazzo Reale, Giunti Arte ed Electa con il museo di Albi e l’Institut National d’Histoire de l’Art di Parigi.

Il sottotitolo, che rammenta la denominazione delle xilografie giapponesi del «mondo fluttuante», rivela la chiave di lettura, non inedita ma assai suggestiva, della mostra, che mette in evidenza l’influsso delle stampe tradizionali giapponesi sull’opera di Lautrec. Da esse infatti l’artista mutuava il taglio compositivo, le stesure piatte dei colori, l’inquadratura eccentrica.

La Francia di fine Ottocento
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