Sulle complicità tra storici dell’arte e mercanti nelle esportazioni

Vittorio Sgarbi |

Non voglio più reagire contro le insensatezze di chi, per partito preso e senza conoscere le cose di cui parla, scrive appelli e raccoglie firme mortificando il lavoro e l’impegno di chi intende far conoscere il patrimonio artistico e italiano, contrapponendosi allo spreco di denaro pubblico per iniziative insensate. Per questo, usando il metro di astratta moralità di chi finge di avere a cuore il patrimonio artistico italiano, ritengo necessario denunciare all’opinione pubblica e alla magistratura quei professori che, umiliando il loro ruolo di pubblici ufficiali, prestano la loro opera prezzolata a mercanti d’arte che utilizzano le loro perizie in cataloghi e pubblicazioni, con lo scopo di pura mercificazione del patrimonio culturale. Indifferenti alla scandalosa vendita all’estero di capolavori da loro stessi periziati.

Mi riferisco, per la documentata attività presso antiquari con sedi a
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