Poliedrico nel Polittico

Francesca Romana Morelli |  | Roma

Il 21 luglio è scomparso a 64 anni Arnaldo Romani Brizzi gallerista, critico e scrittore, che fece della galleria Il Polittico, nata nel 1991, la roccaforte della corrente figurativa nella capitale.

Connotato da una cultura radicata nel Novecento, da uno stile garbato e ironico, Brizzi ha esplorato gli esiti recenti dell’Iperrealismo e della Pittura colta promossi dal Centro Culturale degli Ausoni, nell’ex Pastificio Cerere, dove negli anni Ottanta iniziò l’attività accanto a Italo Mussa.

Al Polittico, che produceva anche una propria linea di design firmata da Massimo Caggiano, proponeva pittori, scultori, giovani leve (Carlo Abate, Paolo Gandolfi, Ubaldo Bartolini, Luca Crocicchi, Carlo Bertocci, Stefania Fabrizi, Aron Demetz) e artisti internazionali, come Philip Pearlstein, Lily Salvo ed Edward Lucie-Smith.

Per Nicola Bulgari creò una collezione sul tema del gioiello (comprensiva di un’opera
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