Parigi sogna di ridiventare capitale del mercato

Le prospettive del mercato francese ripercorrendo la sua storia e alla luce delle dinamiche economiche europee successive alla Brexit

Bruno Muheim |  | Parigi

Il disegno probabilmente di Leonardo ritrovato da Tajan e de Bayser e stimato 15 milioni di euro, la Giuditta attribuita a Caravaggio da Eric Turquin e valutata 120 milioni, le aste Balkany e il prezzo folle di 21 milioni pagato per un sigillo cinese da Bergé hanno riportato Parigi al centro dell’attenzione del mercato.
Subito dopo la Brexit (23 giugno 2016, Ndr) era difficile capire quali sarebbero state le conseguenze per il settore; otto mesi dopo, però, la forte rigidità del Governo inglese nell’affrontare il problema rende sempre più possibile un rilevante ritorno del mercato dell’arte internazionale dall’altra parte della Manica.
Non è necessario essere dei mostri di lungimiranza per intuire un cambiamento politico in Francia dopo le elezioni di maggio: un Governo conservatore che ridurrà o abolirà le tasse sul patrimonio sarà un segnale positivo per i collezionisti mondiali.
In Francia
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