Monica De Cardenas presenta fino al 13 maggio una personale di Rä di Martino, romana, classe 1975. Intitolata «The Day He Swims thru Marrakech», la mostra presenta sculture e fotografie nelle quali l’artista riflette nuovamente sul «cinema espanso« (teorizzato da Gene Youngblood nel 1970) e sul suo rapporto, solo apparentemente antinomico, con la scultura. In questa ricognizione Rä di Martino introduce però ulteriori variabili, quali la relazione tra backstage e girato, materia prima e montaggio, protagonista e controfigura, realtà e fiction, originale e cover.
L’artista prende le mosse dal proprio lungometraggio «La controfigura» che uscirà nel prossimo settembre, ispirato al racconto del 1964 di John Cheever «The swimmer», allora tradotto nel film «Un uomo a nudo». Nel suo film Rä di Martino muta l’ambientazione, spostandola in una metafisica Marrakech. La mostra vi attinge, riunendo fotografie e oggetti, sorretti da stativi cinematografici e illuminati da luci di scena, con i quali lo spettatore viene «immerso» nelle scene ed è portato all’interno e all’esterno di esse, spingendolo così a riflettere sulle modalità con cui l’immagine cinematografica prende forma.
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