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​Michael Bierut, Robin Hood Foundation L!brary Initiative, mural by Maira Kalman

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Michael Bierut e Jeanne Gang, tra architettura e graphic design

Silvano Manganaro

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Roma. L’American Academy di Roma, ente privato non-profit che, a tutt’oggi, rappresenta il principale centro americano, al di fuori degli Stati Uniti, per gli studi indipendenti e per la ricerca avanzata, valorizza il suo ricco calendario di incontri con un focus su Michael Bierut il quale, in conversazione con Domitilla Dardi, presenterà il suo lavoro e il suo pensiero il 23 marzo alle 18.00 presso il MaXXI.

Il talk rientra nell’ambito di una serie di appuntamenti realizzati dall’Accademia in collaborazione con il museo romano, assieme al quale era già stata organizzata un incontro con Martino Gamper in occasione della mostra «Transformer», ancora visitabile negli spazi di via Guido Reni.

Michael Bierut (Cleveland, 1957), vera star del graphic design, è socio di Pentagram (tra i più importanti studi di design a livello planetario, con sedi a Londra, New York, San Francisco, Austin e Berlino), fondatore nel 2002 di Design Observer (oggi il più famoso blog di design con oltre un milione di visite al mese), nonché critico di graphic design alla Yale School of Art.
Attualmente residente presso l’American Academy in Rome, Bierut presenterà il suo ultimo libro: How to use graphic design to sell things, explain things, make things look better, make people laugh, make people cry and (every once in a while) change the world edito da da Thames & Hudson e Harper Collins (2015). L’incontro sarà quindi l’occasione per approfondire la personalità di un personaggio che, come racconta nelle oltre trecento pagine di questa sorta di autobiografia infarcita di consigli pratici e visioni del mondo, sin da bambino si è posto come obiettivo quello di cambiare il mondo attorno a lui attraverso il lettering e la grafica, facendo della sua ossessione un mestiere e vice versa.

Come rende ben evidente «5 mostre», l’esposizione collettiva curata da Ilaria Gianni presso l’American Academy (fino al 3 aprile), obiettivo di questa istituzione è la messa in relazione dei diversi campi del pensiero e del sapere, ospitando ogni anno circa trenta borsisti che, condividendo vita e lavoro presso il campus situato sul Gianicolo, possono lasciarsi ispirare dalla città di Roma e approfondire liberamente il proprio campo di studio: Storia antica e medievale, Studi italiani rinascimentali, moderni e contemporanei, letteratura, arti visive, architettura, architettura del paesaggio, design e conservazione dei beni storici.

Per il 2016, oltre a Michael Bierut, risiede presso l’istituto Jeanne Gang (1964), architetta americana nota per il suo design funzionale che utilizza soprattutto tecnologie eco-friendly. La presentazione al pubblico romano del suo lavoro avverrà il 24 maggio a Villa Aurelia, grazie a una conversazione con Maristella Casciato, senior curator per l’architettura al Getty Research Institute di Los Angeles.

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Silvano Manganaro, 21 marzo 2016 | © Riproduzione riservata

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