Meraviglie dal SUDAN | 12. Ritorno al Gebel Barkal

Il taccuino di viaggio di Francesco Tiradritti

Le rovine del Tempio di Amon al Gebel Barkal inondate dai primi raggi del sole (Foto F. Tiradritti)
Francesco Tiradritti |

Avevo messo la sveglia alle 5.00, ma non ne ho avuto bisogno. Avevo già gli occhi aperti mezz’ora prima. Mi sono precipitato fuori, dopo essermi preparato in fretta.

È l’ultimo giorno della nostra permanenza a Karima e ho deciso di andare ad ammirare l’alba dalla sommità del Gebel Barkal. Non so neanch’io che cosa mi spinga a farlo. Forse il desiderio di chiudere questa mia permanenza a Karima come l’ho iniziata. I giorno del mio arrivo sono salito sull’Altura Pura al tramonto, mi sembra giusto tornarvi al sorgere del sole alla vigilia della nostra partenza.

No. Non è vero. Diciamoci la verità. In questi anni che non sono più riuscito a venire in Sudan la voglia di tornarvi è cresciuta e si è trasformata in desiderio. L’oggetto privilegiato di questa mia brama è il Gebel Barkal. L’ho fatto assurgere inconsciamente a simbolo e salirvi è alla fine diventata un’ossessione. Il
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© Riproduzione riservata Il Gebel Barkal all’alba (Foto F. Tiradritti) Le piramidi del Gebel Barkal (Foto F. Tiradritti)
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