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Memorie dal sottosuolo

«Senso 80», un progetto realizzato da Flavio Favelli nell’Albergo Diurno Venezia (del Fai), prosegue fino al 14 maggio. Il luogo, davvero singolare, nel sottosuolo di piazza Oberdan, è stato un elegante centro servizi per viaggiatori, costruito tra il 1923 e il 1925 su progetto di Piero Portaluppi, e chiuso nel 2006 dopo decenni di abbandono. Ospitava bagni pubblici, terme, negozi di barbiere e manicure, un’agenzia di viaggi e un fotografo, intorno a un sontuoso salone a colonne del più raffinato gusto Déco.

Il Fai l’ha acquisito e lo ha riportato al suo aspetto originario. Qui Favelli (1967) ha realizzato un’installazione in relazione con l’architettura e gli arredi originali e, basandosi su immagini d’epoca, si è proposto di ritrovare, con una reinterpretazione al tempo stesso fedele e palesemente artificiale, l’atmosfera degli anni d’oro del sito. Ha però rivisitato anche i propri anni formativi, gli anni Ottanta, rievocando la loro atmosfera edonista e superficiale attraverso i titoli di film famosi e la tipica grafica delle immagini di quel decennio.

Ada Masoero, 18 aprile 2017 | © Riproduzione riservata

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Memorie dal sottosuolo | Ada Masoero

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