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Memling in corsia a Bruges

Barbara Antonetto

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Il Sint-Jans hospitaal fu il primo dei tanti istituti caritatevoli che sorsero a Bruges nel XII secolo. Nel Duecento venne ampliato e agli spazi dedicati alla cura dei pellegrini, dei malati e dei poveri vennero aggiunti una chiesa e il cimitero. Di particolare rilievo architettonico fu la costruzione del sottotetto adibito a dormitorio delle monache che assistevano gli ospiti dell’ospedale controllandoli anche attraverso una finestrella della scala a chiocciola che mette in comunicazione piano terra e sottotetto. Recenti studi dendrologici, dai quali è emerso che il legno è originale, hanno annoverato quello del Sint-Janshospitaal tra i più antichi sottotetti europei.

Mentre questo suggestivo spazio ospita fino al 26 giugno la mostra «Le streghe di Brueghel», in quelle che furono le corsie dei malati e nella chiesa sono in corso lavori di riallestimento, diretti dal capocuratore Ruud Priem, della collezione dell’ospedale che consentiranno una migliore e più sicura esposizione dell’importante nucleo di opere di Hans Memling (il Sint-Jans hospitaal è detto il Museo di Memling). Al pittore tedesco che a Bruges prese la cittadinanza nel 1465 (l’anno successivo alla morte di Rogier van der Weyden di cui fu considerato l’erede), le monache dell’ospedale commissionarono quattro opere: il grande Trittico del matrimonio mistico di santa Caterina detto dei due san Giovanni, il Trittico Floreins, il Trittico di Adriaan Reins e il Reliquiario di Sant’Ursula. Altri due tavole di Memling, il Dittico di Maarten van Nieuwenhove (1487) e il Ritratto di giovane donna (1480) furono acquisiti dal museo nel 1815. Oltre a dipinti fiamminghi dal XV e al XVII secolo, il museo conserva strumenti medici, oggetti connessi alla cura dell’anima, documenti d’archivio, elementi d’arredo, vasi da farmacia, manufatti d’argento e reliquiari.

Barbara Antonetto, 13 maggio 2016 | © Riproduzione riservata

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Memling in corsia a Bruges | Barbara Antonetto

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