Madre sempre più materno

Il nuovo corso di Laura Valente sulle fondamenta di Andrea Viliani

Laura Valente © L. Romano
Olga Scotto di Vettimo |  | Napoli

«Il museo come comunità», una dichiarazione di intenti che ha la forza di un manifesto etico e programmatico per il riposizionamento del Museo Madre che dal suo insediamento nel gennaio 2018 sta attuando Laura Valente, presidente del Cda della Fondazione Donnaregina (con una storia di lungo corso nelle Fondazioni liriche italiane). Si coglie in quell’espressione l’urgenza della questione nodale, che investe sia il ruolo del museo di arte contemporanea sia la sua sostenibilità sociale.

Il Madre, che dal 2013 con il direttore Andrea Viliani aveva già intrapreso una riflessione sul museo come strumento critico, contenitore fisico e mentale, performativo e progettuale in cui agiscono pubblico, artisti, studiosi, galleristi e critici, volge lo sguardo verso un’ulteriore sperimentazione del proprio ruolo, l’inclusione sociale e lo sconfinamento dei linguaggi, per esempio la danza, con la mostra
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