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Le maioliche italiane della famiglia Guerlain

Presentazione della dispersione di una raccolta di pezzi del XV e XVI secolo

Luana De Micco

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La collezione di maioliche italiane del XV e XVI secolo della famiglia Guerlain sarà venduta all’asta il 31 gennaio dalla maison Beaussant Lefèvre, a Drouot.
I Guerlain, nota famiglia di profumieri, sono anche tra i principali collezionisti in Francia. Tra i pezzi più antichi della collezione riunita da Jean-Pierre Guerlain e dalla moglie Christiane, figura un albarello di Montelupo della fine del XV secolo a due anse con un motivo di figura maschile e foglie gotiche. È stimato 40-50 mila euro.
Dello stesso periodo (1480 ca) è anche un grande piatto sempre di Montelupo decorato di pigne stilizzate stimato tra 10 e 15mila euro.
All’asta vanno anche una ventina di pezzi del primo XVI secolo, tra cui due albarelli fabbricati a Napoli, ornati con profili di donna e di uomo, foglie e fiori gotici (60-80mila euro) e una coppa policroma a scene mitologiche fabbricata dai laboratori Fontana di Urbino. La coppa, stimata 80-100mila euro, presenta sul retro la data 1541.
Da un nucleo di piatti dell’antica manifattura Casteldurante di Urbania, che portano di volta in volta sul fondo la figura di un guerriero con il casco, le armi della famiglia Agostini o ancora un San Francesco d’Assisi, segnaliamo una coppa con il viso di una bella dalle lunghe trecce, stimato 20-30mila euro.
Sempre del XVI secolo sono maioliche di Forlì, Siena e Faenza. In catalogo figurano anche alcune produzioni francesi del 600, tra cui un albarello di Montpellier su cui è raffigurato il re Dagoberto.



Luana De Micco, 15 gennaio 2017 | © Riproduzione riservata

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Le maioliche italiane della famiglia Guerlain | Luana De Micco

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