Il secondo appuntamento del ciclo Project Room 2017, avviato nel 2016 dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro per valorizzare il lavoro di artisti under 40 e curato quest’anno da Simone Menegoi, porta per la prima volta a Milano il lavoro di Alis/Filliol, il duo, attivo dal 2007, formato da Davide Gennarino (Pinerolo, 1979) e Andrea Respino (Mondovì, 1976).

Dal 20 settembre al 27 ottobre la sede di via Vigevano 9, alla Darsena, presenta nella mostra «Alis/Filliol eud» un’installazione inedita, ideata per questi spazi. Com’è loro abitudine, Alis/Filliol si avvalgono delle tecniche scultoree tradizionali per rileggerle con uno sguardo contempo-raneo, sperimentale, e con meccanismi ed esiti talora paradossali.

È ciò che accade nel ciclo «Fusione a neve persa» (2008-10), in cui la neve, pressata, forma lo stampo in cui viene gettata la cera che in questo caso, però, non viene sciolta dal bronzo fuso, come nel procedimento classico della «cera persa», ma diventa essa stessa la materia, effimera, della scultura. In altri casi è il grasso industriale a diventare materiale scultoreo con il quale modellare teste grottesche (come in «Fratelli», 2014), destinate per loro natura a deperire. Mentre nella serie «The Family» (2015) il duo realizza con deliberata sciatteria e malagrazia sculture ispirate a modelli tradizionali, come i busti accademici ottocenteschi.