La mistica del paesaggio

La mostra «Al di là delle stelle. Il paesaggio mistico da Monet a Kandinskij», aperta fino al 25 giugno al Musée d’Orsay, propone una lettura nuova della pittura paesaggistica della fine XIX-primo XX secolo, epoca in cui gli artisti, così come i filosofi e i poeti, si sono interrogati sul posto dell’uomo nell’Universo, sul rapporto fusionale con la Natura e i misteri dell’esistenza

Luana De Micco |  | Parigi

Al centro della mostra, curata da Guy Cogeval, esperto della corrente Nabis ed ex direttore del museo (lo è stato fino al 15 marzo scorso), c’è dunque il tema della ricerca mistica, che da un punto di vista strettamente pittorico si traduce anche nella ricerca sulla luce. Il Musée d’Orsay ha lavorato in collaborazione con l’Art Gallery of Ontario di Toronto per studiare gli scambi che, a cavallo tra i due secoli, si sono tessuti tra gli artisti del Nord Europa e gli artisti canadesi nella rappresentazione del sacro nella natura. Un tema che ha interessato anche gli impressionisti, i simbolisti e i Nabis. Ne deriva una selezione suggestiva di opere, molte di Monet, Maurice Denis, Gauguin, Munch, Klimt, Van Gogh e di artisti europei meno noti come Charles Marie Dulac e Wenzel Hablik.

Sono allestite anche le opere dei principali esponenti della scuola canadese degli anni 1920-30 come Lawren Harris,
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