L'opera pensata

In mostra a Palazzo Pigorini a Parma trenta progetti mai concretizzati di artisti internazionali

Matthew Darbyshire, Knick Knacks (2012). «Knick Knacks» è una proposta per il programma di interventi pubblici e temporanei destinati al quarto plinto di Trafalgar Square a Londra. Il concept riprende una cartolina natalizia realizzata dallo stesso artista per il quotidiano «The Guardian» e vuole trasformare la monumentale base scultorea in una mensola che rimandi nostalgicamente a uno spazio domestico.
Stefano Luppi |

Parma. Arriva alle Fiere di Parma, dal 3 all'11 ottobre, l’edizione numero 34 di Mercanteinfiera autunno, storica manifestazione composta da alcune centinaia di stand che propongono migliaia di oggetti dall'alta epoca al modernariato novecentesco.
Molti gli eventi collaterali, tra le mostre e un denso programma «off», che accompagnano quest’anno Mercanteinfiera.
Le collaterali sono «Cosa bolliva in pentola» con una raccolta di cento affiche pubblicitarie dei primi del Novecento e «Per un pugno di miglia» dedicata ai piloti protagonisti della storica gara Mille Miglia. Durante la manifestazione, dal 9 all’11 ottobre, si svolge inoltre Mercanteinauto, esposizione di auto d’epoca e pezzi di ricambio originale, oltre al consueto spazio Archi&Parchi, dedicato all'arredo d’epoca per ambienti esterni.
La vera novità che si «aggancia» alla produzione in Fiera è però il programma Mercanteinfiera
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata Erwin Wurm, «Big Suit Departing», 2010. Big Suit Departing è un progetto di Erwin Wurm del 2010 per l'aeroporto Schönefeld di Berlino. Prevedeva la realizzazione di una figura di dimensioni colossali (10 m di altezza e 3,5 m in larghezza) che, in posizione inclinata del 50%, pendesse nel vuoto in mezzo alla hall dell’aeroporto tedesco. Il «manichino», privo di testa e arti e completamente cavo, avrebbe permesso ai visitatori di vedere attraverso. Questa sorta di «monumento» è una celebrazione non certo dell’uomo comune, ma come in tutte le opere di Wurm quello che si cerca di glorificare è un’esorcizzazione del quotidiano, un elogio a un’altra realtà, a una visionarietà e a delle percezioni distorte e ribaltate.
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