Kiefer? Romantico e polimaterico, dunque rodiniano

Luana De Micco |  | Parigi

Il Musée Rodin si apre a Anselm Kiefer. L’artista tedesco (1945) ha realizzato una serie di «vetrine» inedite per la mostra «Cathédrale» che si tiene dal 14 marzo al 22 ottobre (e sarà allestita alla Barnes Foundation di Filadelfia dal novembre 2017). In concomitanza con la mostra che al Grand Palais celebra il centenario della morte dello scultore, il museo parigino indaga sulla dimensione contemporanea dell’opera di Rodin, sottolineando i legami con il percorso personale di Kiefer.

Come Rodin, Kiefer esplora diverse discipline, manipola diverse materie, osa percorsi diversi e tenta diverse tecniche. Da un lato il museo dà carta bianca a Kiefer: l’artista riprende i materiali di Rodin e li mischia ad altri materiali inattesi e a oggetti che rinviano alla sua vita come «reliquie».

Dall’altro il percorso permanente viene modificato per esporre per la prima volta alcuni studi in gesso mai
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