Italia interrotta: le rovine anticipate

Le opere iniziate e mai finite non si contano in Italia

Viadotto San Giacomo dei Capri a Napoli
Marc Augé |

«Anche se l’arresto [dei lavori], lungi dall’essere conseguenza di qualche cataclisma naturale, era quello della sconsideratezza politica ed economica, conferiva però una bellezza particolare a tutte le imprese fallite della capitale di questo apparente scandalo; la bellezza dei progetti di cui restavano portatrici, la bellezza di ciò che avrebbe potuto essere, la bellezza del momento in cui tutto era ancora possibile, la bellezza del gesto originale e dello slancio primario bruscamente interrotto.

Di quelle rovine anticipate la natura se n’era, in qualche modo, impadronita per fonderle nella bellezza del paesaggio, ricoprendole pudicamente in certi punti di un velo di vegetazione. La virtualità, la non conoscenza del possibile, rimpiazzava la storia, la non conoscenza del passato. [...] Si potrebbe certamente ironizzare sull’incapacità dei decisori e dei responsabili di portare a termine una
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata